Sale l’attesa per il derby tutto italiano, anzi pugliese, agli Us Open di tennis, tra la brindisina Flavia Pennetta e la tarantina Roberta Vinci. Il bilancio delle sfide tra le due dice parità: quattro vittorie per Flavia, quattro per Roberta. La sfida delle 18, all’Arthur Ashe Stadium di New York, significa molto più rispetto alla prevalenza dell’una sull’altra, rappresenta un’occasione di rilancio, specie per la Pennetta, reduce da un grave infortunio che l’ha fatta scivolare all’83° posto del ranking mondiale. Un match tra amiche-nemiche, che corre anche sul Web, attraverso i social network: «Domani ore 12 Pennetta contro Vinci si ritorna indietro nel passato», ha scritto su Twitter ieri sera, prima di andare a dormire, Flavia. Le due si stimano e vogliono bene, ma quando capita loro d’incontrarsi sul campo, questi sentimenti non contano più. È già stato così ieri nel doppio tra Sara Errani (eliminata dalla Pennetta nel singolo)-Vinci e Pennetta-Anabel Medina Garrigues (6-2; 7-5). Risultato celebrato dalla tarantina direttamente su Twitter. Al di là degli aspetti sportivi, ci sono due intere comunità ad attendere il big match delle 18 (diretta Europsport).
A Brindisi, Flavia Pennetta è molto amata ed è diventata negli anni uno spot per un territorio in cui lo sport conta, eccome. Un esempio positivo per tanti giovani e un orgoglio di caratura mondiale, come dimostrano le sue vittorie e la sua notorietà. Un esempio pulito e apprezzato da tutti: su Flavia non ci sono ombre, soltanto luci e occhi puntati addosso. Ha già fatto tanto per Brindisi, dove ama tornare appena possibile quando libera dagli allenamenti, ma i suoi concittadini, grazie anche alla sua straordinaria capacità di continuare a stupirli e deliziarli, da lei si aspettano sempre tanto. Non sarà un caso se tra pochi minuti con gli occhi incollati al monitor ci sarà un sacco di gente: da chi è in ufficio e si concederà delle gradevoli pause di tanto in tanto a chi se ne starà comodamente a casa, magari dopo aver programmato ad hoc un tardo pomeriggio a base di birra, patatine & Flavia. Se batterà la Vinci, avrà già compiuto un’impresa, ma la speranza che l’ennesima favola di Flavia prosegua fino in fondo ai brindisini nessuno la toglie dalla testa. È troppo presto per pensare a domani. Dopo la Vinci, potrebbe arrivare un’altra tipe bella “tosta” come Victoria Azarenka o Daniela Hantuchova. Ci penserà poi. Per adesso, a Brindisi il grido è all’unisono: «Vinci, Flavia!».
Eliseo Zanzarelli