di Lucia Pezzuto per il7 Magazine
“Undici anni in aeroporto con un contratto stagionale, ora disoccupato mentre nuovi colleghi, senza esperienza, sono stati assunti a tempo indeterminato”. E’ lo sfogo di Salvatore Santoro, 30 anni di Brindisi, che dal 2019 non lavora più. Per undici anni ha prestato servizio per una ditta che svolge una serie di servizi all’interno dell’aeroporto del Salento a Brindisi. “Mi sono sempre occupato del carico e dello scarico merci, della pulizia degli aeromobili e delle movimentazioni nel parco automezzi- racconta- in tanti anni ho acquisito professionalità e competenze ma ho sempre lavorato con contratti stagionali che puntualmente mi venivano rinnovati sino al 2019”.
Ad un certo punto, però, con lo scoppio della pandemia Covid tutto si ferma e da allora nonostante le attività siano riprese per lui non c’è stato più posto. “La cosa assurda è che di lavoro da fare ce ne è tanto ma la ditta ha pensato bene di assumere altra gente a cui ha fatto fare corsi di formazione – dice- e di contrattualizzarli a tempo indeterminato”. Salvatore a questo punto preso dallo sconforto ha cercato di capire il motivo di questa scelta e si è rivolto finanche ad Aeroporti di Puglia. “ La cosa strana è che la gente assunta oltre a non avere alcuna esperienza proviene tutta da Francavilla Fontana- dice- anche negli anni in cui ho lavorato, io sono sempre stato l’unico brindisino. Quattordici persone, tutte di fuori e mai nessun altro del territorio. Come mai? Mi sono rivolto alla ditta ma non ho avuto risposte, sono andato a Bari ad Aeroporti di Puglia , ho fatto anche un colloquio ma senza alcun esito. Ho parlato persino con i sindacati per sentirmi dire: non possiamo fare nulla, si rivolgono alle agenzie interinali, funziona così. A questo punto mi chiedo : chi tutela i lavoratori?”. Salvatore non si da pace. E’ un padre di famiglia ed ha due bambine da crescere , oltre ad un mutuo da pagare ed in questi ultimi tre anni non si è mai dato per vinto. “Io non voglio il reddito di cittadinanza- dice- voglio lavorare. Del resto in undici anni ho maturato una certa esperienza e non posso pensare che tutto questo non sia servito a nulla . Ho anche una famiglia da mantenere, due bambine di 10 e sei anni da crescere e un mutuo di 800 euro. Mia moglie lavora in un supermercato Eurospin e guadagna 900 euro. Basta fare due calcoli per capire che così non si può andare avanti”.
Quest’uomo ha una grande dignità. In un momento in cui molta gente preferisce usufruire del reddito di cittadinanza e stare a casa senza fare nulla lui, al contrario, vorrebbe lavorare e guadagnare uno stipendio che gli consenta di vivere decorosamente. “A volte penso che dovrei andare via, trasferirmi altrove- dice- ma poi penso che le mie figlie non siano pronte a lasciare la loro casa, i loro affetti i loro amici. Mi dispiace tanto e non vorrei essere costretto a fare questa scelta anche se penso che prima o poi sarà inevitabile”. Dal 2019 ad oggi Salvatore non è stato certo con le mani in mano ed ha cercato comunque di arrangiarsi e trovare una occupazione. “Per un certo periodo ho lavorato nel porto e poi allo zuccherificio – racconta- pensavo finalmente di essermi sistemato ma poi la ditta ha perso l’appalto e mi ha licenziato. A maggio scorso ho fatto un colloquio con Aeroporti di Puglia e sono finito 40esimo in graduatoria.
Ad oggi non avuto alcun riscontro. Intanto però la ditta per la quale lavoravo in aeroporto ha assunto altre cinque persone. Tutto questo è molto strano perché nello scalo brindisino c’è bisogno di manodopera e le unità presenti non bastano”. Su di una cosa Salvatore con certezza non sbaglia , gli scali pugliesi sono tra i più gettonati ed a confermare il gran lavoro sono i dati sul traffico passeggeri. Uno degli ultimi report, agosto 2021, racconta che l’aeroporto di Bari, movimenta in media un numero di passeggeri 532.793 (-10,8% rispetto al 2019); aeroporto di Brindisi numero totale passeggeri 322.253 (+8,1% rispetto al 2019). Nel periodo gennaio-agosto 2021: aeroporto di Bari, numero totale passeggeri 1.584.476 (+32% rispetto a gennaio-agosto 2020); aeroporto di Brindisi numero totale passeggeri 955.990 (+43% rispetto a gennaio-agosto 2020).
A questo si aggiungono le nuove rotte da parte delle compagnie aeree che hanno ampliato la loro offerta incrementando collegamenti con tutta l’Europa, per non parlare del piano strategico messo in piedi dalle istituzioni locali per garantire i trasporti pubblici da e per l’aeroporto . Tutto questo testimonianza che l’aeroporto di Brindisi rappresenta una realtà consolidata ed integrante dello sviluppo del territorio. Nonostante questo non mancano le vertenze occupazionali o casi come quello di Salvatore che fanno dubitare della gestione. “Io pensavo di aver costruito qualcosa in tanti anni- dice amareggiato- pensavo di meritare rispetto per il lavoro che ho sempre svolto. Nessuno mi ha mai raccomandato per ottenere un posto di lavoro ed io non ho mai chiesto nulla a nessuno però mi sarei aspettato ad un certo punto che fosse riconosciuta la mia onestà e la mia professionalità ma questo non è accaduto. Ma poi, la cosa strana, è che nessuno riesce a darmi una risposta. Ad un certo punto mi sono anche rivolto ad un avvocato, ho chiesto alla ditta tutta la documentazione che mi riguarda e qui ho notato una serie di incongruenze anche nel modo in cui erano stati registrati i turni di lavoro e le presenze, come se qualcuno ci avesse messo mani. Detto in parole povere: alcuni conti non tornano. Ma anche in questo caso nessuno mi da una mano ed io da solo non riesco a fare un granché. Vorrei solo trovare una soluzione per me , per la mia famiglia e soprattutto per le mie figlie”.