Sarà pronunciata martedì prossimo, dal Tribunale di Brindisi, la sentenza di primo grado nei confronti dei 29 disoccupati di cui 18 vennero arrestati il 12 ottobre 2011 per violenza privata, occupazione di suolo pubblico e interruzione di pubblico servizio: tra questi anche il responsabile dei Cobas di Brindisi, Bobo Aprile, che sarà ascoltato proprio nell’ultima udienza insieme all’allora assessore provinciale al Lavoro, Enzo Ecclesie. Gli altri imputati hanno chiesto che venga acquisito agli atti l’interrogatorio già reso nell’ottobre 2011.
In una nota i Cobas ricordano di essersi portati davanti alla Monteco perché ritenevano profondamente illegittimo il comportamento dell’azienda, che per periodi brevi assumeva personale ex novo a Campi Salentina per poi portarlo a Brindisi “favorendo forme di proselitismo forse anche elettorale”. E che “grazie a quella lotta il Comune di Brindisi inserì successivamente la clausola nel capitolato d’appalto dei rifiuti urbani che le assunzioni per periodi brevi dovevano essere realizzate a favore di disoccupati brindisini. La Confederazione Cobas ritiene che non si possono condannare dei disoccupati per fame e disperazione, che sempre più serpeggia nelle famiglie. La disoccupazione è un problema di ordine sociale, non di ordine pubblico”.