Gli studenti brindisini subito mobilitati

In questi giorni tutti gli istituti scolastici della città sono prossime al primo giorno di scuola e quest’anno, fin da subito, inizieranno le mobilitazioni studentesche e le azioni organizzate dall’unione degli studenti di Brindisi. E’ quanto comunica Giulio Gazzaneo, responsabile dell’Unione degli studenti della provincia. I ragazzi si preparano per la manifestazione nazionale “Non c’è più tempo” che si terrà l’11 ottobre anche a Brindisi.

“Riteniamo fondamentale – si legge nella missiva – portare all’attenzione della comunità e al centro del dibattito pubblico le tematiche e le rivendicazioni che saranno al centro del prossimo autunno di mobilitazione fin dall’inizio della scuola”. Da ieri nel liceo classico “Marzolla”, e nei prossimi giorni nei licei “Monticelli” e “Fermi” e nell’ Itis “Majorana”, sarà lanciato lo slogan e i temi della manifestazione nazionale studentesca “Non c’è più tempo” indetta per l’11 di ottobre prossimo.

“Il nostro slogan – continua Gazzaneo – sta ad indicare che il tempo per tergiversare è finito, la crisi economica che attraversa il Paese non ci da tregua, l’emergenza sociale aumenta e le risposte non arrivano. Il Dl Istruzione al di fuori dei tanti provvedimenti non vede un finanziamento sostanziale in grado di risolvere i problemi di scuole ed università”. Per queste ragioni dai prossimi giorni gli studenti brindisini organizzeranno iniziative, assemblee, volantinaggi e eventi informativi per arrivare all’11 ottobre ben preparati.

“Non c’è più tempo per investire sulla scuola pubblica e sull’edilizia scolastica, non c’è più tempo per garantire le borse di studio e fronteggiare la dispersione scolastica, non c’è più tempo per una legge quadro nazionale sul diritto allo studio e per istituire un reddito di formazione, non c’è più tempo per innalzare a 18 anni l’obbligo scolastico, rinnovare la didattica e praticare la democrazia nelle scuole, non c’è più tempo per continuare a sprecare miliardi per missioni di guerra, f35 e grandi opere. Siamo stanchi di essere sempre in fondo alla lista delle priorità, quando crediamo che l’unico modo per sperare in un futuro migliore sia investire sull’istruzione e la cultura” concludono dall’Uds Brindisi.