Il traffico di marijuana dall’Albania verso Brindisi potrebbe essere notevolmente ridimensionato: la polizia di Tirana ha effettuato un blitz nel fortino di Lazarat, un paese di duemila abitanti conosciuto come il “Villaggio della droga”, sequestrando oltre dieci tonnellate di marijuana e decine di migliaia di piante di cannabis. Secondo un rapporto della polizia italiana, a Lazarat vengono prodotte circa 900 tonnellate di marijuana all’anno che fruttano 4,5 miliardi di euro, un terzo dell’intero Pil dell’Albania.
Per violare il feudo dello spaccio, situato nel sud dell’Albania, al confine con la Grecia, la polizia lo ha posto sotto assedio per tre giorni con un blitz senza precedenti nel quale sono stati impegnati 800 agenti tra cui componenti delle forze speciali albanesi in assetto da guerra. Lazarat è stata circondata e isolata e i trafficanti non hanno esitato a sparare contro i poliziotti. Catturato anche colui il quale viene considerato il boss del traffico, Gane Mahmutaj: nei suoi terreni sono state scoperte migliaia di piante di cannabis e nei suoi depositi tonnellate di droga.
Gran parte della marijuana prodotta a Lazarat viene destinata al mercato europeo transitando via mare verso le coste pugliesi, sulle stesse rotte che venivano coperte dagli scafi blu del contrabbando. Per la malavita brindisina la complicità cn gli albanesi, cui vegono offerti supporti negli sbarchi e spesso depositi momentanei per i carichi di droga, è diventato un autentico business. Anche se solo una piccola parte delle enormi quantità di marijuana che approdao sulle nostre coste vengono destinate al mercato locale.