
La vittima più giovane del naufragio è una ragazza della Bassa Sassonia: Rasha C. di Peine, aveva 15 anni.
La studentessa è annegata vicino alla scialuppa di salvataggio dopo aver tentato disperatamente di raggiungerla .
Rasha era con i suoi genitori e una sorella a bordo quando il traghetto è andato in fiamme. Il padre e la sorella sono riusciti a salire a bordo di una scialuppa di salvataggio. Lei è annegata, la madre è dispersa.
Un amico di famiglia ha raccontato che Rasha è finita in acqua, che le onde erano così forti che qualsiasi aiuto è stato inutile.
L’uomo ha anche detto che in precedenza Rasha aveva eroicamente aiutato diversi passeggeri a salvarsi: “Quando Rasha ha visto il fuoco, ha subito dato l’allarme alle persone che erano con lei e poi le ha aiutate a imbarcarsi sulle scialuppe rimandendo indietro forse per cercare la madre.
La famiglia della ragazza non vuole parlare della tragedia finora. Si aspetta il ritorno del padre che vuole riportare la figlia morta di nuovo in Germania, dopo l’autopsia a Bari.
Grande costernazione a Peine, dove c’è la casa della famiglia. La ragazzina giocava a calcio nella squadra femminile, ed era capocannoniere del campionato con 14 gol .
Compagni di classe della ragazza hanno ornato un altare con candele, fiori e immagini in cui la giovane appare sorridente. Il dramma della famiglia è completato dal fatto che la madre risulta dispersa nel naufragio e il suo corpo rischia di non essere trovato.