BOMBA ALL’AUTO AL SANT’ELIA, UNO DEI DUE ATTENTATORI INCASTRATO DAL VIDEO

E’ stato tradito dalla mano sinistra fasciata con una steccatura e dal volto filmato da una telecamera di videosorveglianza mentre si toglie il passamontagna: è stato arrestato questa mattina dalla squadra mobile di Brindisi Fabio Sciarra, 33 anni, uno degli autori dell’attentato messo a segno il primo maggio scorso ai danni di una vettura parcheggiata in piazzale Caravaggio e distrutta da un ordigno.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip di Brindisi Giuseppe Licci su richiesta del pm Valeria Farina Valaori. L’accusa è di detenzione e porto di ordigni esplosivi e di danneggiamento aggravato. Si cerca il secondo complice.
La notte dell’1 maggio scorso in piazza Caravaggio, al rione Sant’Elia, si è verificata una grossa esplosione che ha investito un’autovettura Volkswagen Polo di proprietà di un residente della zona, che a causa dello scoppio è andata completamente distrutta. Poiché sin da subito, gli investigatori presenti, indirizzati anche dalle precise indicazioni fornite dai vigili del fuoco intervenuti, hanno potuto chiaramente desumere che non si fosse trattato del solito incendio bensì di un vero e proprio attentato, sono partite immediatamente le indagini condotte da uomini della Mobile e della Sezione Volanti.
L’esplosione che si è propagata in un raggio di oltre trenta metri, avrebbe potuto uccidere chiunque si fosse trovato nelle vicinanze, data l’alta potenzialità dell’ordigno, per cui, grazie al certosino lavoro di ricostruzione degli istanti precedenti alla detonazione, sono state individuate dagli investigatori e dagli operatori di volante alcune telecamere di videosorveglianza utili.

Dalla visione delle immagini è stato possibile evidenziare oltre che la determinazione e la sfrontatezza con cui due soggetti, travisati, avevano condotto l’azione criminale anche dei particolari utili alle investigazioni, in particolare il volto di uno dei due attentatori nel momento in cui toglieva il passamontagna e il dettaglio che lo stesso avesse la mano sinistra fasciata da una steccatura.
Proprio quest’ultimo particolare aveva destato interesse e da un attento esame delle fattezze fisiche dell’individuo, comparate con i soggetti che in quel periodo presentavano quel tipo di lesione, è stato possibile determinare come uno dei due attentatori si potesse con certezza identificare proprio per Sciarra, anche alla luce della diretta conoscenza del soggetto da parte dei poliziotti.
Le certezze investigative proposte sono state pienamente accolte dal pm che ha richiesto il provvedimento di cattura.
Le indagini sono ora indirizzate ad identificare il secondo soggetto coinvolto e a comprendere il movente dell’attentato considerato che l’autovettura distrutta era in uso ad altro pregiudicato brindisino.

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