Antonio non ce l’ha fatta: morto il ragazzino di 15 anni soccorso tra le onde. Gli organi saranno donati

Non ce l’ha fatta Antonio Volpe, il ragazzino di 15 anni che era stato soccorso domenica pomeriggio nelle acque antistanti l’ex Lido Poste. La morte è stata dichiarata questo pomeriggio e i genitori hanno dato il loro consenso all’espianto degli organi.

Il ragazzo era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi in arresto cardio-respiratorio. Dopo trenta minuti di asistolia, durante i quali i sanitari gli avevano praticato costantemente il massaggio cardiaco, il cuore del ragazzino aveva ripreso miracolosamente a battere.  Era stato dunque trasferito in Rianimazione sotto costante monitoraggio ma anche con la consapevolezza che fosse in pericolo di vita.

Inutilmente per due giorni i sanitari del reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi hanno tentato di strapparlo alla morte.
Antonio era stato riportato a riva insieme ad altri tre ragazzini in difficoltà alcune decine di metri al largo dell’ex lido Poste, intorno alle 13 di domenica. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime tanto che le prime lunghe manovre di rianimazione erano state effettuate sulla spiaggia.

Nella serata di domenica l’equipe che si occupa degli espianti di organi aveva effettuato una visita nella consapevolezza che non c’era ormai nulla da fare. I polmoni di Antonio funzionavano solo al 10% e non aveva mai ripreso conoscenza. Antonio frequentava la III B presso la scuola media Virgilio di Brindisi.
Ora sulla vicenda si aprirà una inchiesta giudiziaria per stabilire se esistano responsabilità sull’accaduto. La spiaggia, nonostante le tragedie già sfiorate lo scorso anno (il giorno di Ferragosto), non era munita né di personale addetto al salvamento né dei cartelloni, obbligatori per legge, che avvisassero dell’assenza di personale di sorveglianza e dunque del rischio di affrontare il mare, soprattutto in quelle condizioni di vento.