Non sarà condannata la mamma che scappò con la figlia dal balcone dell’istituto per minori

Non sarà condannata Ines, la giovane mamma che nel novembre dello scorso anno tentò un acrobatico “rapimento” della figlioletta, passando prima la piccola al compagno che era di sotto e poi tuffandosi lei stessa dal primo piano dell’istituto per minori dove la piccola era ricoverata: la querela presentata dalla “Nostra famiglia” di Ostuni è stata infatti formulata in maniera errata, come dimostrato dall’avvocato Riccardo Mele che difende la donna. La denuncia è stata quindi ritenuta non valida dal giudice monocratico di Brindisi, Gianluca Fiorella, che ha emesso sentenza di non luogo a procedere.
La scena della fuga era stata filmata dalle telecamere di servizio della struttura. Nel corso di un incontro programmato con la bambina, la donna che è originaria della provincia di Lecce e che all’epoca dei fatti era incinta, aveva approfittato di un momento di distrazione del personale presente e aveva passato dal balcone la piccola al compagno per poi saltare lei stessa sul cofano dell’auto rischiando seriamente, per poi riuscire a scappare.
Era accusata dell’inottemperanza alla disposizione del giudice sulla base della querela formulata dalla casa famiglia che però non era firmata dal legale rappresentante della struttura e dunque non è stata considerata valida.