Un gruppetto di anarchici impegnati in una manifestazione di protesta ha lanciato alcune “bombe carta” e pietre contro l’ingresso del Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Restinco. Gli ordigni, di basso potenziale e lanciati a scopo dimostrativo, non hanno provocato per fortuna danni.
Sul posto c’è un nutrito numero di poliziotti della questura di Brindisi. La situazione pare essere sotto controllo.
La manifestazione è stata preceduta nei giorni scorsi da un inquietante manifesto abusivo appiccicato in varie zone della città, in cui si predica solidarietà agli extracomunitari detenuti nel Cie ed è scritto testualmente: “Ancora una volta il centro di Restinco merita la devastazione, contro repressione e sfruttamento, solidarietà a tutti i rifugiati che si ribellano col fuoco, contro i lager dell’accoglienza e tutte le strutture di repressione. Solidarietà ai ribelli, fuoco al Cie”.
Sedici persone sono state fermate dalla polizia nei pressi del Centro e portate in questura per l’identificazione. Alcuni manifestanti avevano esposto uno striscione su cui erano riportate alcune frasi del manifesto e un numero di telefono che i migranti rinchiusi possono chiamare.