Anarchici lanciano bombe carta e pietre contro il Cie di Restinco al grido di “Tutti liberi”. In 16 portati in questura

Un gruppetto di anarchici impegnati in una manifestazione di protesta ha lanciato alcune “bombe carta” e pietre contro l’ingresso del Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Restinco. Gli ordigni, di basso potenziale e lanciati a scopo dimostrativo, non hanno provocato per fortuna danni.
Sul posto c’è un nutrito numero di poliziotti della questura di Brindisi. La situazione pare essere sotto controllo.
La manifestazione è stata preceduta nei giorni scorsi da un inquietante manifesto abusivo appiccicato in varie zone della città, in cui si predica solidarietà agli extracomunitari detenuti nel Cie ed è scritto testualmente: “Ancora una volta il centro di Restinco merita la devastazione, contro repressione e sfruttamento, solidarietà a tutti i rifugiati che si ribellano col fuoco, contro i lager dell’accoglienza e tutte le strutture di repressione. Solidarietà ai ribelli, fuoco al Cie”.
Sedici persone sono state fermate dalla polizia nei pressi del Centro e portate in questura per l’identificazione. Alcuni manifestanti avevano esposto uno striscione su cui erano riportate alcune frasi del manifesto e un numero di telefono che i migranti rinchiusi possono chiamare.