Un tentativo di cementificare la litoranea nord di Brindisi ben oltre quanto fosse opportuno, ai limiti della speculazione edilizia: è l’ipotesi dell’indagine avviata dalla procura sul nuovo Piano urbanistico generale e che ha preso le mosse dalla denuncia dell’architetto Giorgio Goggi, il professionista prima incaricato di redigere il Pug e poi messo alla porta dalla giunta Consales per i ritardi con i quali avrebbe portato a termine il lavoro.
Goggi ha presentato un esposto alla procura di Milano e gli atti sono stati trasmessi a quella di Brindisi dove sono stati assegnati al pm Iolanda Chimienti che ha già ascoltato il professionista. Goggi è stato per altro controquerelato da Consales e dunque in questo momento l’inchiesta non vede né persone indagate né tantomeno reati ipotizzati.
Il professionista avrebbe spiegato che dietro il suo ritardo ci sarebbe stato il fatto di non aver avuto la possibilità di svolgere il proprio ruolo di coordinamento e consulenza dell’ufficio di piano, anche perché quest’ultimo non aveva mai collaborato con lui, evidenziando l’atteggiamento elusivo del Comune di Brindisi che non gli avrebbe messo a disposizione gli elaborati necessari a procedere.
Il nuovo incarico per la redazione del Pug fu assegnato a fine settembre a Francesco Karrer, docente universitario, architetto di lungo corso ed ex commissario straordinario dell’Autorità portuale di Napoli.
In ogni caso il Pug non è stato mai approvato e dunque qualsiasi disegno ipotizzato non troverebbe riscontri.