Il colombo è portatore di sessanta malattie, alcune delle quali mortali, contagiose per l’uomo: gli agenti patogeni dei virus risiedono negli escrementi dei volatili. Le patologie più comuni e pericolose sono Salmonellosi, Criptococcosi, Istoplasmosi, Ornitosi, Aspergillosi, Candidosi, Clamidosi, Coccidiosi, Encefalite, Tubercolosi.
Per ammalarsi non è necessario il contatto diretto: il vento, gli aspiratori, i ventilatori possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche negli appartamenti, nei ristoranti, negli uffici, negli ospedali, nelle scuole, contaminando gli alimenti, gli utensili da cucina, la biancheria, e innescando i processi infettivi.
Su tutto ciò dovrebbe vigilare l’Azienda sanitaria locale, con il suo personale, i veterinari, gli ambulatori.
E invece il nostro video documenta una situazione paradossale in cui proprio all’interno di una delle strutture più importanti della Asl di Brindisi, l’ex ospedale Di Summa, tuttora sede degli uffici amministrativi, della guardia medica, dell’ufficio veterinario e di tutte le associazioni provinciali di volontariato esiste la più pericolosa colonia di colombi, che hanno occupato i reparti abbandonati trasformandoli in una bomba ad orologeria di virus e possibili patologie.
Non solo. All’interno degli stanzoni sono abbandonati registri con dati sensibili riferiti a pazienti e a terapie. Una situazione intollerabile che cozza profondamente con il tentativo di rimodernare l’immagine dell’azienda brindisina. E che merita ora una spiegazione dai vertici della stessa.
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