Baby gang, presidio fisso di forze dell’ordine in piazza Vittoria

Istituzione, nelle serate di maggiore afflusso (venerdì, sabato e domenica) di un presidio fisso delle Forze di Polizia in Piazza Vittoria, con la previsione di due pattuglie appiedate dedicate all’intervento nelle altre strade e aree del centro, a partire dalle ore 21.30 sino alle 3, anche con il concorso della Polizia Locale: è uno dei provvedimenti assunti nel corso del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica svoltosi oggi in prefettura sul caso delle baby gang.

L’incontro, presieduto dal Prefetto, Carolina Bellantoni, in adesione alla richiesta del Sindaco di Brindisi, si è svolto con la partecipazione del primo cittadino, della Provincia e dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, nonché del Comandante della Polizia Locale di Brindisi.

La misura di sorveglianza per strada avrà carattere sperimentale per i primi 15 giorni e potrà essere rimodulata in relazione agli esiti dei controlli effettuati nella prima fase.

A tale attività di vigilanza e controllo si aggiungerà la collaborazione, già avviata dal Comune di Brindisi, con l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, per il presidio dei varchi alla zona a traffico limitato e lo svolgimento di attività di segnalazione alle forze di polizia di episodi o situazioni di turbativa.
È, inoltre, prevista, come già preannuziato dal questore Annino Gargano, una severa ed efficiente applicazione del Daspo urbano, già attuata nei confronti del quindicenne denunciato per l’episodio del 28 maggio.
Il Comune di Brindisi ha individuato, nel regolamento di Polizia locale, le aree nel cui ambito viene applicato il Daspo urbano e che delimitano il perimetro urbano in cui gli eventuali soggetti sottoposti alla misura non potranno fare accesso a partire da una distanza non inferiore a 300 metri.
Le aree che delimitano tale perimetro sono: Municipio, Duomo, Lungomare (via del Mare, viale Regina Margherita, Piazzale Lenio Flacco), Stazione ferroviaria, Corsi principali (Garibaldi, Roma e Umberto I), Tribunale, Ospedale, Cimitero comunale.
Il Prefetto, durante l’incontro, ha tenuto, infine, a sottolineare come l’attività di vigilanza e contrasto non sia da sola sufficiente ad arginare il preoccupante fenomeno, evidenziando come sia necessario migliorare anche gli strumenti di prevenzione sociale ponendo particolare attenzione all’aspetto educativo, cui già contribuiscono, soprattutto sul tema del bullismo, le principali agenzie educative (scuola e associazioni culturali e sportive).
Sul fenomeno si lavorerà nel corso del prossimo anno scolastico, con progetti che saranno promossi d’intesa ed in collaborazione con le scuole della provincia.