Questa mattina, 26 maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di confisca, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari, a carico degli eredi di Ruggiero Lattanzio, classe 1961, deceduto il 15 gennaio 2019 a Barletta a seguito di un agguato mortale a colpi di arma da fuoco, elemento di spicco dell’omonimo clan nell’ambito della criminalità organizzata del territorio della provincia Barletta Andria Trani, più volte indagato e condannato per aver promosso e diretto un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento scaturisce da un’ordinanza che ha disposto la confisca accogliendo le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari, da cui emerge in modo chiaro come il patrimonio oggi sottoposto a confisca, già sequestrato il 21.04.2023, e formalmente intestato ai suoi eredi, sia stato realizzato attraverso il reimpiego dei proventi derivanti dal traffico di sostanze stupefacenti di Ruggiero Lattanzio.
In particolare, detto patrimonio, quantificato in circa 2 milioni di euro, si compone di sette unità immobiliari, tra cui una villa e tre lussuosi appartamenti, due autovetture e disponibilità bancarie i cui saldi complessivi ammontano ad oltre 476.000,00.
Nella complessa attività investigativa sono state dettagliatamente ricostruite le modalità operative attraverso le quali il pregiudicato, coinvolto in attività delittuose sin dagli anni ‘90, ha provveduto a “ripulire”, anche per il tramite dei suoi congiunti, i proventi illeciti, derivanti dai suoi traffici, in netta discrasia con i redditi dichiarati ai fini delle imposte.
La conclusione del lavoro investigativo, oltre a devolvere direttamente allo Stato l’ingente somma di denaro confiscata, presenta anche un valore aggiunto, ovvero si tratta del primo provvedimento ablatorio eseguito, nell’ambito della regione Puglia e tra i primi a livello nazionale, nei confronti degli eredi.