Bobo Aprile a processo per una manifestazione pro palestinesi

Il sindacalista dei Cobas Bobo Aprile sarà processato a Bari l’8 Gennaio 2018 per una manifestazione a sostegno della Palestina, svoltasi il 22 luglio 2014 a Bari, davanti alla sede della Regione Puglia.
L’accusa è quella di aver ostacolato il lavoro degli uomini della Polizia,in particolare di un operatore che riprendeva da lontano ed in atteggiamenti sospetti lo svolgimento del sit-in.
Erano i giorni dello sdegno internazionale provocato dai criminali bombardamenti di Israele su Gaza che provocarono migliaia di morti civili, bruciati letteralmente vivi da sostanze proibite nelle guerre. Molti cittadini pugliesi avevano risposto a questi tragici avvenimenti con una grande manifestazione regionale il 19 Luglio 2014 per le strade di Bari.
Alla fine di questa giornata si fissò, appunto per il 22 dello stesso mese, il sit-in davanti alla sede della Regione Puglia per chiedere al Consiglio Regionale che si riuniva quel giorno l’approvazione di un ordine del giorno di condanna degli avvenimenti di Gaza.
Una delegazione dei manifestanti entrò nel Consiglio Regionale per seguire da vicino i lavori e all’esterno su via Capruzzi si diede vita ad un caloroso sit-in.
L’ordine del giorno proposto dai manifestanti venne cambiato in più punti e approvato dal Consiglio Regionale
Istituzione che aveva vissuto momenti migliori di solidarietà nei confronti dei palestinesi. Erano i tempi dell’ancora oggi compianto vicepresidente del Consiglio Regionale tra gli anni ‘80 e ‘90, Nicola Occhiofino.
Durante lo svolgimento del sit-in una persona sconosciuta riprendeva la manifestazione provocando la reazione dei partecipanti perchè poteva trattarsi di chiunque.
I manifestanti, di cui tanti cittadini Palestinesi con familiari sotto occupazione Israeliana, erano particolarmente preoccupati da questa presenza poiché la città di Bari è caratterizzata da sempre da una viva attività economica israeliana, con servizi di sicurezza al seguito.
A quel punto, Bobo Aprile, in qualità di organizzatore, intervenne dall’altoparlante posto sulla sua macchina chiedendo alla Polizia presente sul posto di qualificare la persona in questione che stava riprendendo la manifestazione.