Carabinieri pugliesi morti nel Salernitano: a Manfredonia un monumento per ricordarli

Nella mattinata di oggi, 7 aprile, a Manfredonia si è tenuta la cerimonia in ricordo del maresciallo Francesco Pastore, 25 anni, di Manfredonia, e dell’appuntato scelto Francesco Ferraro, 27 anni, di Montesano Salentino, morti mentre erano a bordo di una macchina di pattuglia dei Carabinieri che fu travolta dal suv condotto dalla 32enne Nancy Liliano, risultata positiva all’alcoltest e alla cocaina e attualmente sotto processo per omicidio stradale plurimo pluriaggravato. Pugliese anche il maresciallo Paolo Volpe, di Terlizzi, che guidava la gazzella, rimasto gravemente ferito.
“È un messaggio di fede e speranza, per riprendere anche le parole che ci ha ricordato il papà del maresciallo Francesco Pastore, Matteo (anche lui carabiniere) che presta servizio al Nucleo Radiomobile di San Giovanni Rotondo. Per noi è un momento importante e significativo perché ci responsabilizza. Ci ricorda che svolgendo questa professione si può perdere la vita”: ha dichiarato il comandante provinciale dei Carabinieri di Foggia, colonnello Michele Miulli.
Massimo Rinaldi, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Manfredonia, ha raccontato che l’idea è partita da una frase che il papà di Francesco Pastore disse il giorno dei funerali, ovvero “spero che Francesco non venga dimenticato”: il monumento, composto da due pietre di Apricena di due quintali l’una, che rappresentano i due ragazzi, con una colonna centrale in cemento armato che raffigura la patria, reca all’apice un’effige dell’Arma dei Carabinieri scolpita a mano e resterà per la comunità di Manfredonia a indelebile memoria del sacrificio dei due militari.
Alla cerimonia hanno partecipato anche i familiari dei due carabinieri deceduti e i bambini delle scuole elementari.
Marina Poci