Il PM di turno della Procura della Repubblica di Brindisi ha aperto un fascicolo in relazione al decesso di Nicola Salatino, l’ingegnere edile barese 55enne estratto morto da sotto le macerie del trullo crollato a Cisternino a seguito di un’esplosione dovuta – probabilmente – a una fuga di gas. La moglie dell’uomo, una 53enne, è ricoverata all’ospedale Perrino di Brindisi: sarebbe stata colpita in maniera molto violenta dalla deflagrazione e avrebbe riportato ustioni gravi sul 50% del corpo, ma al momento non necessiterebbe di terapia intensiva. L’area, dopo essere stata messa in sicurezza dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Brindisi, che hanno lavorato per ore sotto al sole cocente coadiuvati dai volontari della Protezione Civile, è stata sottoposta a sequestro su disposizione della Procura. Sull’episodio indagano i Carabinieri di Cisternino.
La salma della vittima è a disposizione dell’autorità giudiziaria: sembra probabile che nei prossimi giorni sarà conferito incarico ad un medico legale per lo svolgimento dell’autopsia che determini con certezza le cause e il momento della morte.
Salatino e la moglie erano ospiti di una coppia di amici di famiglia originari della BAT, rimasti illesi perché si trovavano in una zona della struttura distante dal punto in cui è avvenuta l’esplosione.
Marina Poci
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