
Quiz preselettivi con codici a barre non autenticati dal candidato, domande di letteratura, storia e logica, graduatorie pubblicate senza i relativi punteggi: insorgono i candidati, esclusi dall’elenco, che il 30 ottobre 2018 hanno sostenuto la preselezione per l’assunzione di nuovi autisti indetta dalla Stp Brindisi e gestita dall’azienda Novaconsult Nc Team con bando del 18 luglio.
Stessa modalità di svolgimento del concorso per autisti delle «Ferrovie della Calabria», gestito sempre dalla Novaconsult Nc Team, e stesse perplessità sulla trasparenza dei test e dei punteggi denunciate dai candidati calabresi nel servizio giornalistico de «Le Iene» nella puntata di martedì 20 novembre.
E’ stato pubblicato da Stp e Novaconsult, il 2 novembre, l’elenco dei 115 candidati ammessi, su 450 partecipanti, alle successive prove: l’elenco non ha presentato «il punteggio riportato nella preselezione, utile ai fini dell’individuazione dei candidati ammessi alle prove d’esame», come stabilito nell’articolo 3 del Bando emesso dalla Stp, e ha arrecato ulteriori perplessità sulla «novità e stranezza» dei quesiti posti nella fase preselettiva.
«Quando c’è stata la caduta di Wall Street? Si parlava del martedì nero ovviamente, che io sapevo, ma davvero anche tutti gli altri? Chiariamo, non voglio denigrare nessuno, ma c’è gente che ha superato la preselezione che non sa scrivere il verbo avere o essere e non sa parlare davvero» dichiara uno dei candidati escluso dall’elenco degli ammessi. «Quando ho letto la domanda “qual è il trapassato prossimo del verbo andare della prima persona” mi sono girato e ho guardato un altro che rideva». O ancora ci raccontano «Ormai, per quanto se ne parla tutti sappiamo “dove sono i Bronzi di Riace” che ci hanno chiesto. Ma sappiamo anche “dove nasce il fiume Tevere?”. Mi hanno davvero sorpreso alcune domande. Addirittura l’equazione “Boccaccio sta a Petrarca, come…”. Il test era per persone che hanno la terza media».
Le «novità e stranezze» della «fase preselettiva psico-attitudinale e professionale» per i «possessori del titolo di licenza media» come specificato dall’articolo 3 del Bando, conteneva, oltre a domande di storia, geografia e letteratura, anche domande di logica: «Ma quanti hanno risposto, se l’hanno fatto, alla domanda “se la signora ha nel sacco 30 caramelle arancioni, 15 verdi e 7 gialle, quante probabilità in percentuale ho di prendere una caramella arancione?” Io mi sono sentito prendere in giro perché sono 15 anni che faccio l’autista e ho provato questo concorso per darmi una possibilità visto che la graduatoria dura 3 anni».
I candidati, oltre alle inusuali 50 domande in cui si aspettavano quelle tecniche, meccaniche o sul codice della strada, hanno contestato anche la mancanza dell’autenticazione del codice a barre: gli è stato consegnato un cedolino prestampato con nome, cognome e codice fiscale del candidato sul quale si incollava lo stesso codice che era sul foglio della tabella da compilare con le risposte.
«Quando mi sono avvicinato alla Commissione chiedendo se dovessi firmare, mi hanno risposto che se avessi messo un segno sul foglio sarei stato espulso dalla preselezione. E come faccio a dimostrare che quella tabella con le risposte è mia? Mi hanno detto di togliermi davanti che facevo perdere tempo».
Il presidente della Società trasporti Pubblici, Rosario Almiento, ha chiarito: «Noi non ci occupiamo dei concorsi relativi alle assunzioni. Non facciamo parte della Commissione. Ne nominiamo una esterna. I candidati esclusi dovrebbero contattare l’azienda milanese Novaconsult per una spiegazione».
E i candidati hanno provato a contattare l’azienda, ma al telefono una voce registrata ha risposto «La Novaconsult non è raggiungibile» e le loro email sono rimaste lettera morta.
«Ho un’esperienza di 16 anni come autista su linee nazionali e internazionali, ho fatto milioni di chilometri, vivo quattro mesi fuori e ho famiglia. Il turismo ti porta via la vita, ma è peggio quando qualcuno ci gioca sporco».
Il servizio giornalistico de «Le Iene» che ha raccontato l’ingiustizia subita anche dai candidati calabresi scaturita dalla mancanza dei valori di legalità, imparzialità, indipendenza e trasparenza, cui dovrebbero attenersi gli enti pubblici, ha allarmato i candidati brindisini perché tra i calabresi che hanno superato le preselezioni sono stati scoperti figli di sindacalisti delle «Ferrovie della Calabria», figli di ex dipendenti dell’azienda, figliocci di Presidenti della Regione e parenti di assessori.