È stato condannato ad un anno e otto mesi di reclusione Angelo Bellanova, il 57enne cegliese che depose il corpo dell’anziana madre, Maria Prudenza Bellanova, morta per cause naturali, nel congelatore della villetta di famiglia in cui entrambi risiedevano, in contrada Galante-Minsella-Nisi a Ceglie Messapica: il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, ha emesso la sentenza nella mattinata di oggi, 11 giugno, all’esito del processo celebrato con rito abbreviato. Il magistrato ha ritenuto sussistente la continuazione tra il reato di occultamento di cadavere e quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
Oltre alla condanna alla reclusione (sensibilmente più alta rispetto alla richiesta del PM Mauron Gallone, che era di un anno e quattro mesi), il Gup ha disposto la confisca della somma di 9.984 euro (pari alla provvisionale) in favore dell’INPS, a cui spetterà anche il rimborso delle spese di costituzione di parte civile e il risarcimento del danno, da liquidarsi eventualmente in separata sede.
Il cadavere di Maria Prudenza Bellanova fu scoperto dai Carabinieri a seguito di una segnalazione il 22 novembre del 2022: il figlio, che diede indicazioni su dove esattamente lo aveva nascosto, in quella occasione dichiarò di non avere denunciato la morte della donna, asseritamente avvenuta pochi giorni prima della scoperta, perché era molto legato alla madre ed incapace di separarsene.
Marina Poci
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