Corruzione, chiesta condanna per ex sindaco e imprenditore

La procura ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione per l’ex sindaco Pd di Brindisi, Mimmo Consales, imputato per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio per una tangente da 30mila euro versatagli, secondo l’accusa, dal patron della ditta appaltatrice del Comune Nubile, Luca Screti. L’importo sarebbe servito al primo cittadino per pagare in contanti un debito personale con Equitalia.
In cambio la Nubile avrebbe ottenuto facilitazioni illegali nell’avvio all’esercizio dell’impianto di biostabilizzazione di rifiuti e produzione Cdr e Css di Brindisi. Per Screti il pm Giuseppe De Nozza ha chiesto la condanna a 3 anni e 7 mesi di reclusione. Per la Nubile, imputata come persona giuridica, è stata chiesta invece una sanzione da 270 mila euro.
Il processo viene celebrato con rito abbreviato. Altri due imputati hanno scelto invece il rito ordinario. Si tornerà in aula davanti al gup Tea Verderosa il 19 giugno prossimo, data in cui sono previste le arringhe degli avvocati Massimo Manfreda (difensore di Consales) e Vincenzo Farina. Nella stessa giornata dovrebbe anche essere emessa la sentenza di primo grado. Consales e Screti furono arrestati il 6 febbraio del 2016: il primo, che era in carica, fu posto ai domiciliari, l’altro in carcere. Sono entrambi nel frattempo tornati in libertà. Per l’imprenditore l’accusa ha tenuto conto anche dell’atteggiamento collaborativo avuto durante le indagini preliminari.