Era stata presentata con una conferenza stampa tenuta presso il Comune di Brindisi, alla presenza del direttore artistico della Fondazione “Nuovo teatro Verdi”, come uno straordinario evento in prima nazionale: “The Greatest Showman – il Musical”, era pubblicizzato sulla pagina della stessa Fondazione del teatro come viaggio musicale nel primo circo moderno, il Barnum Circus, con un cast di 120 artisti, ci dui 70 costantemente in scena, tra attori e intepreti, coristi, ballerini e due ragazze con sindrome di down.
In realtà lo spettacolo non solo non è stato all’altezza ma è stato paragonato dagli spettatori a un saggio di scuola di danza di scarso livello tanto che in molti hanno lasciato il teatro sconvolti e hanno riempito di messaggi di protesta la bacheca della Fondazione Verdi.
Dal canto suo la Fondazione, solo nella serata di oggi, ha diffuso il seguente comunicato: “In merito allo spettacolo andato in scena nella giornata di ieri, domenica 13 novembre presso il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, dal titolo “The Greatest Showman. Il Musical”, per il quale la Fondazione Nuovo Teatro Verdi nel 2021 aveva concesso l’utilizzo del teatro a una produzione esterna ed estranea alla propria stagione – denominata Service Line -, la stessa Fondazione si ritiene parte lesa tanto quanto il pubblico intervenuto alla luce di una rappresentazione che ha di fatto prodotto un danno d’immagine al teatro e alla sua programmazione. Lo spettacolo era stato presentato quale prima nazionale, cui sarebbe seguito un tour presso teatri come il Sistina di Roma, il Nazionale di Milano, il Donizetti di Bergamo ed altri palcoscenici di tradizione e di assoluto prestigio.
La Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha avviato una indagine interna di accertamento, per il momento, con lo scopo di valutare eventuali azioni di tutela della propria immagine da esperire nelle sedi opportune. Ritiene necessario, al pari del pubblico, rilevare e lamentare molteplici palesi inadeguatezze nello svolgimento dello spettacolo, con criticità tecniche e artistiche inaccettabili che hanno inciso profondamente sulla qualità della messinscena.
A seguito di approfondita verifica, la Fondazione diffonderà un comunicato stampa rispetto alle azioni che riterrà di intraprendere e avviare a propria tutela. Riguardo ad eventuali istanze di risarcimento di biglietteria, la Fondazione precisa che, al di là del servizio di postazione logistica di botteghino, non ha avuto, per accordi assunti contrattualmente, alcuna competenza economica di incasso: pertanto ogni richiesta in tal senso va indirizzata alla produzione di Service Line. La Fondazione coglie gli animi del suo pubblico e di quanti erano presenti ieri allo spettacolo condividendo e associandosi allo sconcerto collettivo”.
Ma le polemiche non si sono placate e proteste vivaci nei confronti della Fondazione Verdi proseguono anche sotto il post di precisazione diffuso sulla pagina Facebook del teatro.
Lo spettacolo era prodotto da Art’s Show Management, direttore artistico il brindisino Mauro Voi.