Foggia, arresti domiciliari per 10 agenti penitenziari: avrebbero pestato due detenuti

Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata emessa dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia Carla Protano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di dieci agenti penitenziari in servizio presso la casa circondariale del capoluogo dauno per le ipotesi di reato di tortura, abuso d’ufficio, abuso di autorità contro detenuti, omissione di atti d’ufficio, danneggiamento, concussione, falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in atti pubblici, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. I fatti, su cui hanno indagato i Carabinieri del Comando Provinciale, risalgono all’11 agosto dell’anno scorso: gli indagati sono ritenuti responsabili di aver partecipato a vario titolo al violento pestaggio di due detenuti, uno dei quali affetto da una seria patologia psichiatrica. Nel corso delle indagini sarebbe stata accertata la predisposizione di atti falsi finalizzati a nascondere le violenze compiute e a impedire che venissero emesse le diagnosi delle lesioni riportate dai detenuti. Sarebbero state inoltre accertate anche minacce e promesse di ritorsioni attraverso le quali due indagati avrebbero costretto le vittime a sottoscrivere falsi verbali di dichiarazioni in cui fornivano una versione dei fatti smentita dagli esiti delle indagini.
Nell’ordinanza è scritto che al detenuto affetto da patologia psichiatrica, sottoposto “a un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona consistente in un’aggressione protratta nel tempo da parte di più persone”, sono state provocate “lesioni al capo, ad un occhio e al torace, acute sofferenze fisiche e un verificabile trauma psichico”, sfociate anche in atti di autolesionismo e tentativi di suicidio.