
Il Comune di Brindisi ha accumulato circa 1,5 milioni di euro di economie grazie ai ribassi ottenuti nelle gare d’appalto per il revamping dello stadio Fanuzzi e per il miglioramento della viabilità intorno al PalaPentassuglia, interventi programmati in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026.
Il finanziamento complessivo per le due opere ammonta a circa 10 milioni di euro, di cui 6 destinati allo stadio e 4 al palazzetto. E quel milione e mezzo, qualora dovesse comunque finire nelle casse del Comune, consentirebbe di realizzare ulteriori interventi a costo zero per l’Amministrazione.
Ma la domanda è: dopo le accuse lanciate dal sindaco Giuseppe Marchionna al commissario ai Giochi Massimo Ferrarese di scorrettezze istituzionali, la situazione si ricomporrà o meno?
Nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo che autorizza il sindaco e la giunta a richiedere formalmente a Ferrarese, la possibilità di reinvestire questi risparmi sul territorio. Le ipotesi avanzate includono la realizzazione di una tettoia sulla tribunetta del precampo e l’acquisto di un telo termico per la protezione del manto erboso dello stadio Fanuzzi.
Tuttavia, l’utilizzo delle somme non è a discrezione del Comune. In base alle convenzioni stipulate tra la struttura commissariale e le amministrazioni comunali coinvolte, le economie di gara dovrebbero rientrare nella disponibilità della stessa struttura centrale. I tecnici stimano una media del 15% di ribasso su ogni appalto. Questi fondi saranno in larga parte destinati al tracciato delle gare di ciclismo e alla realizzazione di parcheggi. Quindi teoricamente quel denaro verrebbe destinato altrove.
Brindisi spera in una deroga. Il sindaco Marchionna dovrà confrontarsi con Ferrarese, da cui dipende ogni autorizzazione. I rapporti tra i due sono stati recentemente segnati da tensioni, legate agli evidenti ritardi nella partenza dei lavori. Un dissenso che ha visto l’intervento anche del deputato Mauro D’Attis. Marchionna ha parlato di un semplice “incidente di percorso”, aprendo alla possibilità di una nuova fase di dialogo.
È importante ricordare che lo stadio Fanuzzi è stato inserito nel masterplan dei Giochi soltanto in una fase successiva, come sede per il calcio. Inizialmente, l’unico impianto brindisino previsto era il PalaPentassuglia, destinato alle gare di taekwondo, poi riassegnato alla pallavolo.