Macellaio morto nell’incidente stradale: oggi pomeriggio i funerali

Il rito funebre che accompagnerà Leonardo Argese nell’ultimo viaggio si terrà oggi pomeriggio alle ore 15.30, partendo dalla sua abitazione in via Galvani numero 8, presso la Parrocchia di San Pio da Pietralcina. Narduccio per gli amici, il giovane macellaio morto per incidente stradale martedì sera sulla strada provinciale 37 bis Mesagne-San Vito dei Normanni, era un ragazzo buono. Un grande lavoratore. “Un ragazzo molto sfortunato – dicono coloro che lo conoscevano bene -. Dopo la morte del padre, era cresciuto da solo. La sorella, sposata a Torre Santa Susanna, a seguito di una brutta caduta, era rimasta paralizzata su una sedia a rotelle”. Sposato da oltre 20 anni, la coppia non aveva avuto figli. Un dramma che sembrava avviato a felice esito quando, dopo diversi tentativi, la moglie, signora Ivana, dopo anni di sterilità, era rimasta incinta. Poi, il dramma nel dramma, quando al quinto mese la gravidanza si interruppe.
La passione di Leonardo era stata da sempre quella di fare il macellaio. “Perché – racconta uno zio – l’aveva ereditata dalla famiglia, dal padre che aveva una piccola masseria dove allevava gli animali. Il ragazzo crescendo aveva subito preso quella strada. Con lui la vita è stata ingiusta”. Leonardo era molto conosciuto nel suo settore. Per anni aveva lavorato a Francavilla Fontana presso la macelleria D’Ambrosio. La sera tornava tardi a casa per cui difficilmente lo si vedeva in giro per Mesagne. Poi Leonardo preferì lavorare per un famoso incidente narducciosupermercato. “Lui era un macellaio disossatore molto bravo e professionale – dice un collega -. Grande lavoratore, bravissimo ragazzo, eccezionale. Fidato ed educato. Aveva tutto dalla sua parte. L’azienda con cui lavorava lo mandava presso le macellerie dei suoi supermercati per disossare le carni. Da Mesagne a San Vito dei Normanni, a Carovigno a Francavilla Fontana: dove c’era bisogno Leonardo era sempre pronto a partire. Era un bonaccione”. Adesso scrivi quello che ti dico: “Si parla tanto del lavoro nella grande distribuzione. Leonardo mi diceva che gli facevano contratti addirittura settimanali. L’estate, quando c’era da sostituire il personale che andava in ferie, era assunto per tre mesi. Non aveva un contratto regolare”.
Martedì sera, poco dopo le ore 19, mentre tornava a casa da Corovigno, il terribile impatto. In quel momento, subito fuori dall’abitato di San Vito dei Normanni, in contrada Zambardo, imperversava un forte temporale. Sarà stato l’acquaplaning che ha fatto perdere il controllo dell’auto che è andata a sbattere contro un muretto capovolgendosi e finendo la corsa contro un albero di ulivo. Nella bara pietosamente composta ieri mattina nell’obitorio del cimitero di Mesagne, il corpo non presentava particolari segni del terribile impatto. Solo una escoriazione sulla nuca che probabilmente è stata fatale. Leonardo dalla tarda mattinata di ieri è a casa, in via Galvani. (MESAGNESERA)