Dopo dieci anni di attesa e ben quattro cambi di giudice, arriva a un primo punto fermo il processo per la morte di Alessandro Nasta, il marinaio brindisino precipitato dall’albero di maestra della nave scuola Amerigo Vespucci: la pm di Civitavecchia, al termine della requisitoria, ha chiesto quattro condanne condanne: un anno e due mesi di reclusione per gli ammiragli Giuseppe De Giorgi e Luigi Binelli Mantelli, e un anno e dieci mesi per l’ex comandante della Nave, Domenico La Faia, e per l’ammiraglio Bruno Branciforte. Il processo di primo grado si è aperto sei anni fa ma ha subìto una serie incredibile di rinvii. Due inchieste militari, appena avvenuto il fatto, hanno archiviato il caso: la Procura militare e l’inchiesta interna della Nave.
Il marinaio cadde dall’albero di maestra della nave scuola il 24 maggio del 2012, mentre svolgeva una esercitazione.
Una morte, per l’accusa, cagionata per effetto della violazione della normativa per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Quel 24 maggio Alessandro si trovava in servizio sulla nave Amerigo Vespucci, il veliero della Marina militare italiana. Accadde al largo dell’Argentario, quaranta miglia a nord di Civitavecchia.