
Tra i 49 migranti condotti ieri, 28 gennaio, in Albania a bordo del pattugliatore Cassiopea della Marina Militare sarebbe stata individuata un’altra persona con vulnerabilità che è stata portata nella clinica medica e dovrebbe essere trasferita in Italia.
Si aggiunge ai cinque che già ieri sera erano stati fatti rientrare a Brindisi, quattro perché minorenni ed uno, adulto, perché vulnerabile: si tratta di due gambiani, un bengalese e due ivoriani.
Stando alle prime informazioni, soltanto la persona adulta resterà nel CARA (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) di Restinco, mentre i quattro minori stamattina sono stati trasferiti a Potenza per essere inseriti in un progetto FAMI (Fondo Asilo Immigrazione ed Integrazione).
Sulle condizioni dei richiedenti asilo viene svolto il monitoraggio indipendente dagli esperti dell’UNHCR, oltre a quello dei medici dell’USMAF del Ministero della Salute, nell’hotspot allestito nel porto di Shengjin. Al termine delle procedure di identificazione, i migranti, se non vulnerabili, vengono trasferiti nel centro di trattenimento per richiedenti asilo di Gjader, poco distante dal porto, dove attendono l’esito della domanda di asilo (in caso di domanda respinta, la loro destinazione è il centro di permanenza per i rimpatri).
Marina Poci