Regione, mozione Pagliaro: sia attivata l’elettrochemioterapia nelle Asl di Brindisi, Lecce e Taranto

Una mozione è stata presentata alla giunta regionale da parte del consigliere Paolo Pagliaro, capogruppo de “La Puglia Domani”, per chiedere che sia attivato il servizio di elettrochemioterapia nelle strutture ospedaliere pubbliche e accreditate delle Asl di Lecce, Brindisi e Taranto, i cui pazienti oncologici al momento, non potendo beneficiare del trattamento, sono costretti a rivolgersi ad altri centri regionali.
Tale opzione terapeutica in Puglia è attualmente disponibile all’ospedale regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti, all’istituto oncologico Giovanni Paolo II di Bari e nella Asl BT.
L’ECT viene impiegata per il trattamento dei tumori solidi, sia superficiali che profondi, e consiste nell’infusione di una bassa dose di un agente chemioterapico applicando impulsi elettrici direttamente sulle cellule tumorali, mediante l’utilizzo di uno o più elettrodi ad ago. È un trattamento particolarmente indicato per i tumori della cute, così come rilevato anche dalla Melanoma Unit regionale (equipe multidisciplinare che nella sua ultima riunione ha posto l’accento sul forte aumento delle neoplasie cutanee).
Dal punto di vista economico, estendere la possibilità di sottoporsi alla elettrochemioterapia in loco, nelle Asl di Brindisi, Lecce e Taranto, comporterebbe un notevole risparmio di costi per le aziende sanitarie locali e per le casse della sanità pubblica regionale, oltre a garantire notevoli benefici psicofisici ai pazienti. “Con la mia mozione, chiedo l’impegno del governo regionale a colmare questa disparità nell’offerta terapeutica per i pazienti oncologici salentini affetti da tumori cutanei che necessitano di intervento, in modo da evitare la mobilità passiva che comporta alti costi e disagi”, ha dichiarato Pagliaro.