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Rientra in carcere da un permesso con ovuli di droga: denunciato detenuto a Foggia

Un detenuto del carcere di Foggia, tornato in istituto dopo un permesso premio, è stato trovato in possesso di quattro ovuli di droga. Due di questi erano stati ingeriti e sono stati scoperti durante i controlli sanitari, mentre gli altri due sono stati trovati e rimossi durante una perquisizione. All’interno degli ovuli sono stati trovati hashish e cocaina, per un peso totale di circa 80 grammi.
A denunciarlo è stato il segretario generale aggiunto del sindacato Osapp Pasquale Montesano: Nonostante le gravissime criticità operative che la Polizia Penitenziaria sta vivendo in Puglia, in particolare a Foggia, continua con alto senso di appartenenza e di responsabilità a garantire tutti gli standard di sicurezza. Nonostante gli inviti al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al Governo Meloni di aprire un tavolo di confronto permanente per discutere di riforme, organici, equipaggiamenti, sovraffollamento detentivo e, non ultima, la strumentalizzazione e la perseveranza della criminalità che necessita di una democratica, rigida disciplina, tesa a ristabilire i canoni delle indicazioni normative del sistema penitenziario ad oggi nessun segnale è pervenuto”, ha dichiarato Montesano.
Il segretario ha messo in evidenza le criticità che si registrano negli istituti di pena (“omicidi, risse, rivolte, aggressioni alla polizia penitenziaria, traffici illeciti”), ritenendole questioni non ordinarie e, come tali, non arginabili con strumenti ordinari. Inoltre, Montesano ha ribadito come la questione del sovraffollamento “senza precedenti” tocchi in particolar modo le carceri pugliesi, a fronte di una mancanza strutturale di agenti penitenziari: “Siamo di fronte a un cortocircuito istituzionale in cui le carenze del DAP generano rischi e disfunzioni. A farne le spese sono sia gli operatori che le fasce più fragili del mondo penitenziario, ormai ai margini del sistema, in un Sud sempre più esposto e vulnerabile”.
Marina Poci