“È stata una carezza della Provvidenza”: così don Claudio Gorgoglione, parroco della chiesa del Buon Pastore di Barletta, ha definito l’emozione provata nello stringere le mani di Papa Leone XIV, incontrato nel pomeriggio di ieri, 10 maggio, nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, in cui il Pontefice si è recato per pregare sulla tomba del suo predecessore Francesco.
Il sacerdote di Barletta era lì assieme al gruppo di 14enni che ad ottobre riceverà il sacramento della Confermazione e che a Roma partecipa al giubileo dei cresimandi. “Appena siamo entrati nella Basilica abbiamo notato che qualcosa di strano stava per accadere: tutto è stato chiuso, c’era agitazione. Una signora ha detto che avremmo ricevuto una sorpresa. Poco dopo abbiamo sentito delle urla e ho subito esclamato “È il Papa”. Non si è capito più nulla: c’era chi urlava, chi applaudiva, io e i miei ragazzi siamo rimasti fermi vicino all’altare. Leone XIV ha prima raggiunto il Santissimo, poi la Salus Populi e infine la tomba di Papa Francesco. È tornato verso l’altare e ci ha guardato. Abbiamo avuto solo la forza di dire che eravamo di una parrocchia di Barletta”, ha raccontato don Claudio.
Il Pontefice ha rivolto ai giovanissimi cresimandi una benedizione particolare, indirizzata anche alla città di Barletta.
Marina Poci