di Lucia Pezzuto per il7 Magazine
Sei comuni del Brindisino partecipano al bando del Ministero dell’Interno per il potenziamento della videosorveglianza, inserito nel Programma Operativo Complementare Legalità 2014-2020, dal Viminale in collaborazione con l’Anci ed è rivolto ai Comuni di queste regioni meridionali con un numero di abitanti superiore a 20mila ovvero alle amministrazioni delle stesse regioni sciolte per infiltrazione criminale. Brindisi, Mesagne, Francavilla Fontana, Fasano, Carovigno e Ostuni hanno presentato i progetti che sviluppano nuovi e sofisticati sistemi per implementare la videosorveglianza nei centri urbani. Il Ministero dell’Interno ha messo a disposizione 30 milioni di euro, i Comuni che risultano avere i requisiti necessari per partecipare al bando , scadenza 20 ottobre, sono 219 e tra questi ci sono anche quelli brindisini. A questo proposito i suddetti Comuni hanno siglato nei giorni scorsi con la prefettura di Brindisi il Patto per l’attuazione della sicurezza urbana. Tutti i progetti, approvati nelle rispettive Giunte, hanno un elevato valore strategico e sociale che è stato condiviso con le Forze dell’Ordine.
Brindisi
La città di Brindisi negli ultimi anni ha registrato una recrudescenza degli atti di vandalismo concentrati in particolare all’interno dei parchi urbani e gravissimi episodi di violenza da parte di baby gang nel centro cittadino. Premesso che, per le ormai croniche carenze di personale, non è sempre possibile garantire la presenza del personale di Polizia Locale a di altre Forze dell’Ordine in loco o in sala operativa per la visualizzazione dei live delle telecamere esistenti e/o di futura installazione (soprattutto in tarda serata, tra un turno e l’altra, durante l’uscita delle scolaresche, ecc …), il controllo di tali aree determina, per gran parte dell’anno, l’impiego degli agenti di Polizia Locale esclusivamente in tali distretti, lasciando completamente sguarnito il resto dell’abitato e non consentendo l’espletamento ottimale degli altri numerosi compiti di istituto. Per questo motivo.
Si legge nella relazione tecnica “sarebbe un valido ausilio dotare i parchi nelle zone nevralgiche della città ma anche e soprattutto nelle periferie della stessa di un sistema di controllo automatico che consenta il monitoraggio e la registrazione con l’attivazione di allarmi relativi alle aree in maniera automatizzata mediante analisi video evoluta a bordo camera, senza l’impiego fisico di una o più pattuglie di agenti a presidio delle zone interessate. La presenza di un sistema elettronico di rilevamento degli eventi, inoltre, costituirebbe un valido deterrente con indubbio beneficio per la fruibilità dei parchi e giardini sia da parte di turisti e visitatori che da parte delle fasce più deboli della popolazione (anziani, bambini, disabili)” .
L’idea , quindi , è di utilizzare tecnologie che garantiscano un accurato controllo dei punti di monitoraggio, attraverso sottosistemi in grado di offrire: registrazione costante delle aree interessate da videosorveglianza; analisi parametri acquisiti e restituzione di elementi utili ad indagini e statistiche mediante software di analisi video per automatizzazione di rilevamento eventi criminosi e/o sospetti; archiviazione delle registrazioni e possibilità di richiamo degli stessi in maniera semplice, veloce e anche delocalizzata presso postazioni remote rispetto alla sala operativa; centralizzazione della gestione allarmi e dei contenuti video a livello di sala apparati presso il comando di Polizia Locale in apposito VMS di primaria fascia dotato delle specifiche di sicurezza e conformità GDPR così come previsto dalla normativa vigente. Le telecamere saranno inserite/installate sui pali preesistenti, ed avranno una focale che consentirà una visibilità il più possibile ampia in altissima risoluzione. La trasmissione dei dati dovrà essere fatta con sistema HiperLan con rilancio su punti già esistenti o di nuova realizzazione e dovrà essere in grado di trasferire le immagini in alta risoluzione presso la Centrale Operativa sita presso il Comando di Polizia Locale di Brindisi.
Le telecamere, a seconda della posizione in cui saranno collocate, potranno essere collegate agli impianti luce di proprietà comunale o potranno essere alimentate da nuovi allacci Enel in relazione alla tipologia ed alle servitù dell’area in cui saranno insediate. Stessa soluzione potrà essere trovata per alimentare i ponti radio HiperLan di rilancio verso la sede del Comando di Polizia Locale del Comune di Brindisi. Le piazze scelte sono state individuate sulla base di uno storico di eventi già verificatisi unito al tasso di frequentazione delle stesse per un totale di installazioni previste pari a 28 telecamere tra telecamere Bullet fisse e panoramiche 360° multisensor.
Le telecamere Bullet permettono di ottenere ottime riprese anche in condizioni di scarsa illuminazione con dettagli più nitidi anche nelle zone d’ombra, presenta un’ottica motorizzata che permette all’utente di ingrandire e mettere a fuoco l’immagine direttamente dall’interfaccia web. Le aree interessate sono : Parco del Cillarese, piazza Mercato, Parco Di Giulio, parcheggio Ospedale Perrino, piazza Crispi (Stazione), Parco Cesare Braico, Corso Garibaldi Intersezione Via Roma, Rotatoria Ingresso Ss7, Rotatoria via Prov.Le San Vito – via Ciciriello, Rotatoria viale Arno – via Prov.le Lecce. Inoltre, saranno realizzati dei punti di rilancio radio per il collegamento : I.C. Tuturano, Comando Vigili Del Fuoco, Scuola Media Salvemini, Istituto Comprensivo Centro e Centrale Operativa Comando Polizia Locale. La Centrale Operativa sarà realizzata con sistemi hardware all’avanguardia con computer e monitor in grado di riprodurre sia singolarmente le immagini delle telecamere sia a gruppi di non più di 25 telecamere per monitor. Per cui in sintesi, dato il numero atteso di nuove telecamere pari a 32 ed il numero dei nuovi flussi video pari a 83, si aggancerà al videowall già esistente con all’incirca 3 monitor di grande formato dedicati alla visualizzazione.
Il software da utilizzare dovrà essere basato su una piattaforma aperta tipo Milestone XProtect, adeguato a livello di tipologia di licenza base, nonché di licenze di device camera per supportare il sistema di videosorveglianza di nuova realizzazione e non limitato nelle future espansioni.
Mesagne
Nome del Progetto presentato dal Comune di Mesagne è “Occhi sempre Aperti”. L’intento è quello di dotare il sistema di video sorveglianza cittadino di nuovi strumenti di rilevamento delle informazioni (lettura targhe) e realizzare nuovi punti di ripresa, integrare i diversi sistemi attualmente presenti al fine di visualizzare tutte le telecamere in un unico punto di accesso. Mesagne nel corso degli ultimi dieci anni ha visto uno sviluppo notevole del turismo, in particolare nel centro storico si registra, durante il periodo estivo, una notevolissima affluenza di visitatori, ciò ha portato ad un aumento esponenziale di locali frequentati da giovani, ma anche di un numero sempre crescente di ristoranti; oltre al turismo, a Mesagne si registra un aumento sempre crescente di attività industriali ed artigianali presso la zona Industriale, area nettamente separata dalla Città. Tutto ciò fa aumentare le esigenze di legalità del territorio, il progetto ha l’obiettivo di soddisfare i fabbisogni di legalità in queste aree.
Una delle azioni previste dal progetto è l’unificazione di tutti i sistemi di video sorveglianza cittadina presenti in città. Attualmente le Forze dell’Ordine che presidiano il territorio possono visualizzare ed operare in remoto solo su uno dei sistemi di videosorveglianza, con il presente progetto essi potranno operare su tutti i sistemi presenti in città. Le varie Forze di Polizia che presidiano il territorio avranno quindi la possibilità di controllare le stesse aree ottenendo così un miglioramento del coordinamento di aspecifiche attività.
Attraverso il progetto si intende allargare le aree soggette a controllo, ma anche permettere un azione più continuativa delle Forze dell’Ordine in quanto si mettono a disposizione informazioni pronte all’uso, come le targhe dei veicoli in transito, nei punti strategici di accesso alla città. Il progetto prevede, inoltre, l’utilizzo di strumenti di video analisi che permettono l’invio di allarmi in condizioni di ipotetici eventi criminosi, come per esempio il passaggio di veicoli di grandi dimensioni in ore notturne nella Z.I.; è prevista anche la verifica delle targhe dei veicoli in transito e interrogazioni in tempo reale alla banca dati dei veicoli rubati, sistema che può generare un allarme in caso di esito positivo, aumentando la capacità di intervento prima che l’azione criminosa venga portata a termine.
Il sistema prevede la lettura delle targhe dei veicoli in transito, ciò agevola il processo di individuazione dei responsabili di atti criminosi. Le nuove telecamere saranno posizionate lungo cinque accessi alla periferia della città: via Brindisi, via Torre, via San Donaci, via Reali di Bulgaria e via dott. Roberto Antonucci. In città , invece, saranno in piazza Orsini, piazza 4 Nov., Biblioteca e Villa Comunale. Saranno sostituite perché obsolete le telecamere in vico Caracciolo, vico dei Venerio, via Marconi angolo via Galvani, Villa Comunale, scalinata ex cinema Ariston, scalinata Porta Nuova, z.i centro rifiuti, z.i. rotonda L.M. e z.i. uscita complanare s.s. 7. Saranno aggiunte telecamere per la lettura targhe in corrispondenza di via Marconi, piazza Vittorio Emanuele, zona industriale, via Brindisi, via Torre, via Reali di Bulgaria e via San Donaci.
Il progetto prevede anche un aggiornamento della infrastruttura di gestione ossia la sostituzione software di gestione (2009) con nuovi gestionali strumenti di analisi video e collegamenti a banche dati veicoli rubati, l’integrazione dei diversi sistemi di video sorveglianza e la sostituzione server (2009). Riepilogando saranno 22 telecamere ANPR (Automatic number-plate recognition) IP Risoluzione: 2MP e CMOS: 1/2.8 con algoritmo antiabbagliamento e 38 telecamere IP Risoluzione: 4MP e CMOS: 1/3 che permettono una visione anche di notte. Costo del Progetto è di 172.752,00, finanziamento previsto 150.000,00. Il costo per la manutenzione a carico dell’ente, obbligatoria per almeno 5 anni, è di 25.000,00 mentre il tempo di realizzazione previsto è di 18 mesi.
Francavilla Fontana
Per la Città degli Imperiali è previsto un sistema di video sorveglianza di ultima generazione concentrato soprattutto nel centro storico. Saranno 12 punti , 24 telecamere . Le aree individuate sono quelle in piazza Umberto I, piazza dante e piazza Giovanni XXIII intersecate da via San Giovanni che sua volta si snoda su di una serie di stradine e vicoletti. L’occhio elettronico coprirà quelli che sono considerati punti sensibili. Nel progetto sono state individuate anche altre due sedi lungo il perimetro del centro storico di altrettanto sensibili dove sono previste due videocamere per la lettura delle targhe. In particolare saranno collocate nella zona tra piazza Monumento e Corso Garibaldi, ed ancora in zona piazza Umberto I . Il valore del progetto è di 150mila euro . “Con questo sistema vogliamo prevenire gli episodi di microcriminalità- ha detto il sindaco Antonello Denuzzo- Inoltre d’intesa con l’Asi proprio negli ultimi giorni abbiamo pensato anche a rafforzare la zona industriale con 24 video camere e altre 3 lungo in perimetro del Centro Intermodale”.
Fasano
I punti totali di videosorveglianza saranno 20: 11 telecamere e 9 sistemi di lettura targa. Tutte le zone del territorio di Fasano saranno coperte grazie a un finanziamento ministeriale di 150mila euro. Il bando scade domani 20 ottobre, ma Fasano, che ha presentato nelle scorse ore la candidatura, ha già i requisiti richiesti. Il progetto elaborato dal Comune prevede sei punti di videosorveglianza a Selva, di cui 3 telecamere e 3 lettura targhe. I punti individuati sono: pizzeria La Siesta, Miramonti, Sp Canale di Pirro. A Fasano i punti coperti saranno tre: campo sportivo, ex mercato ortofrutticolo e centro storico (via Madonna della Stella). Due punti di videosorveglianza con lettura targa e telecamera a Montalbano (via Aspromonte), Canale di Pirro (zona Cocolicchio) e Laureto (incrocio per Locorotondo). Stessa cosa anche nelle Marine e in particolare alla rotonda di ingresso di Torre Canne e in via Accademia Navale a Savelletri. Il progetto è stato elaborato dal gruppo di lavoro composto da Oronzo Rubino, consigliere delegato all’Innovazione tecnologica, Maria Rosaria Speciale, comandante della Polizia Locale, Michele Moscato, responsabile del sistema di videosorveglianza e Sergio Savoia, responsabile della struttura dei Servizi informativi comunali.Il finanziamento rientra nei 30milioni di euro messi a disposizione del ministero dell’Interno nell’ambito del Patto per sicurezza urbana per il potenziamento della videosorveglianza, inserito nel Programma operativo complementare Legalità 2014-2020, realizzato dal Viminale in collaborazione con Anci e rivolto ai Comuni con numero di abitanti superiore a 20mila.
I punti di videosorveglianza avranno un collegamento diretto con la stazione dei carabinieri di Fasano, grazie a un protocollo di intesa tra Comune di Fasano e Prefettura di Brindisi, consentendo alle forze dell’ordine di intervenire con puntualità. Attualmente le telecamere già presenti su tutto il territorio, dal centro alle frazioni, sono 48 più 6 lettura targhe tutte funzionanti. “Il progetto che presentiamo oggi è stato realizzato con attenzione sulla base delle esigenze del territorio e individuando i punti di maggiore criticità – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. La videosorveglianza potrà svolgere un ruolo fondamentale per l’individuazione dei reati e allo stesso tempo intervenire a livello preventivo garantendo maggiore sicurezza e tranquillità. Fondamentale sarà il collegamento con la stazione dei carabinieri perché il lavoro in sinergia con le forze dell’ordine garantirà interventi diretti e immediati”.
Ostuni/Carovigno
Tanto Ostuni quanto Carovigno sono due comuni sciolti perché in odor di mafia. L’amministrazione comunale di Ostuni era afflitta da “una serie di condizionamenti volti a perseguire fini diversi da quelli istituzionali che hanno determinato lo svilimento e la perdita di credibilità dell’istituzione locale, nonché il pregiudizio degli interessi della collettività, rendendo necessario l’intervento dello Stato per assicurare la riconduzione dell’ente alla legalità”. Così leggeva relazione del ministero dell’Interno che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale di Ostuni. Il progetto presentato per l’implementazione dei sistemi di video sorveglianza non può non tener conto delle ultime vicende. Le telecamere previste sono maggiormente concentrate nel centro cittadino tra l’altro meta turistica di migliaia di avventori durante l’anno. Per Carovigno la storia non è molto differente, il Consiglio comunale era stato sciolto per accertate ingerenze da parte della criminalità organizzata, già sciolto in via amministrativa il 12 gennaio 2021 a causa delle dimissioni contestuali della metà più uno dei consiglieri comunali. Nonostante il periodo di commissariamento il Patto è stato sottoscritto ed il progetto presentato.