Ai genitori dei “miei” ragazzi

Siamo arrivati alla fine. Ce l’abbiamo fatta nonostante la congiura del tempo.

Anche se i volti sono stra-volti dalla stanchezza, spero che la luce della passione per questo lavoro s’intraveda ancora!

Da settembre ad oggi abbiamo preso per mano i vostri figli e li abbiamo portati fin qui, con ogni mezzo: in presenza e a distanza.

Siamo stati loro vicini quando la storia ci ha imposto di allontanarci.

Ve li “restituiamo” più consapevoli, più colti, più grandi: sarà merito della particolare contingenza storica, è vero! ma mi piace pensare che un po’ di merito (una piccola parte) sia anche nostro.

Godetevi i vostri figli!

Abbracciateli e amateli per quello che sono, non per i voti numerici che riceveranno!

Fermate l’attimo e coglietelo, con loro e grazie a loro.

Guardateli negli occhi un secondo in più: stanno crescendo così velocemente che domani lo sguardo di oggi potrebbe essere un altro.

Non date per scontati i loro successi né le loro sconfitte: vanno gratificati per gli uni e consolati per le altre.

Non scorderanno i vostri sorrisi e nessun’altra espressione del volto sfuggirà loro…

Siateci, anche se il lavoro vi porta per ore fuori casa.

Siate gentili: avete, forse, dimenticato che dura battaglia sia l’adolescenza!?

Non giustificateli per qualsiasi cosa facciano: li indebolirete, rendendoli incapaci di cavarsela in un cammino mai privo di intoppi. Preparateli a credere nelle cose che fanno, a coltivare progetti e sogni.

Non sminuiteli: si riflettono nello specchio dei vostri occhi e quello che vedono diventeranno.

Risparmiate loro l’ansia da prestazione…non fate paragoni con gli altri: ci hanno torturato così quando eravamo ragazzi noi!

Avete dato loro radici solide…ma hanno sviluppato ali per volare…e il tempo passa troppo in fretta per sprecarlo in rimproveri e recriminazioni. Prima di quanto pensiate spiccheranno il volo per non-so-dove e vi ritroverete la casa senza più musica, senza discussioni, senza dispetti… Vi mancheranno come l’aria!

Sono ragazzi sani, leali, onesti e puliti: possono arrivare dove vogliono. Sosteniamoli senza soffocarli: il futuro con i suoi traguardi è alla loro portata.

Vi chiederete da che pulpito venga la predica, che non avete bisogno di consigli, né confronti.
È vero e me ne scuso.

Sappiate che queste parole, ognuna di esse, virgole comprese…le dedico a voi per dirle a me stessa!

Arrivederci!