Brindisi, mentre i soci litigano un’altra stagione se ne va

Oramai diventa di giorno in giorno più difficile trovare qualche argomento di calcio giocato che possa essere utile al fine di tirar su il morale ai brindisini appassionati allo sport della pedata e che vorrebbero tanto potersi concentrare, almeno la domenica, sulle imprese sportivi dei propri beniamini che con le scarpe bullonate e la vistosa V sul petto si vengono a confrontare con le realtà sportive di altre cittadine del Sud Italia.
È decisamente difficile in quanto, a botta di comunicati, nel corso dei quali è stato comunicato anche che era stato esautorato dal suo incarico chi i comunicati, fino a qualche giorno prima, li faceva, si è andato perdendo non solo lo spirito sportivo che dovrebbe animare una società dilettantistica quale è la S.s.d. Brindisi Football Club, ma anche il senso della realtà e, qualche volta, anche del ridicolo se non fosse per Lo stato di ansia con cui i tifosi, specialmente quelli più incalliti, gli atleti ed i tecnici, stanno vivendo questa situazione a dir poco kafkiana.
A dire il vero i vari comunicati stampa che si sono susseguiti, lungi dal far chiarezza in questo marasma in cui si è precipitati, a volte sembrano le mosse di una interminabile partita a dama, basti pensare alle due dichiarazioni uguali e contrarie di voler acquistare reciprocamente la quasi totalità delle quote, dopo il vano tentativo di ricapitalizzare la società che invece sembra essere stata una decisione condivisa e congiunta, altre volte i comunicati solo apparentemente sono rivolti agli organi di stampa perché “chiariscano” le posizioni, ma in realtà sembrano scritti in codice o crittografati, sicchè solo l’altro contendente ne può capire il senso, altre volte sembrano uscire da un traduttore automatico per cui probabilmente proprio nessuno, men che meno i destinatari finali, ne riescono a comprenderne il significato recondito!
A voler riassumere la vicenda societaria, senza per questo volergli dare più importanza di quanto merita, sembra proprio che il muro contro muro fra l’anima campana e l’anima brindisina della società si trascini già da un bel po’ di tempo e, per quanto negata con forza da entrambi gli schieramenti ad inizio stagione, risale almeno allo scorso anno, come è risultato anche che vi è una debitoria di una certa rilevanza risalente alle scorse stagioni e non solo nei confronti dell’Amministrazione Comunale per il mancato pagamento dei ticket, ma anche di tesserati.
Anzi, a questo proposito, è fresca fresca la notizia che l’ex allenatore biancazzurro Massimiliano Olivieri, ingiustamente silurato tre mesi addietro, ha ottenuto dalla Commissione Federale del Collegio Arbitrale della Lega Dilettanti per i contenziosi tra allenatori e società l’accoglimento dei due ricorsi con cui aveva chiesto il pagamento delle spettanze relative alla scorsa stagione, in cui il Brindisi militava nel campionato di eccellenza, e della stagione in corso; il provvedimento di condanna è stata anche inviato alla Procura Federale per un supplemento di indagine. Ora la società messapica ha tempo fino al 21 marzo per provvedere al pagamento senza incorrere in penalizzazione di punti in classifica e, nel caso in cui non dovesse proprio adempiere, nemmeno dopo la scadenza di tale termine, rischierebbe di non essere ammessa al campionato di serie D della stagione successiva.
E’ chiaro che vista la precaria situazione di classifica in cui la squadra è precipitata dopo un digiuno di vittorie che dura da ben nove partite (nessuna vittoria nel 2020!) anche un paio di punti in meno potrebbero trascinarla in piena bagarre salvezza ed acuire la crisi.
Tornando alle vicende societarie, a far da ago della bilancia o portatore di cerino acceso che dir si voglia, a seconda della prospettiva da cui si osserva la diatriba, l’Associazione Per Brindisi che, pur possedendo una quota quasi simbolica del portafoglio societario, aveva fino a qualche settimana fa consentito che fosse garantita comunque una maggioranza ed una certa continuità.
A sparigliare, con un colpo di teatro, la parte campana che ha dichiarato di tirarsi indietro lasciando immediatamente la gestione del club e della squadra nelle mani del gruppo brindisino composto da Francesco Bassi, Antonio Giannelli e dall’Associazione Per Brindisi, dando la disponibilità a cedergli le proprie quote, fin qui tutto chiaro, salvo poi un sibillino “naturalmente, resta inteso che si faranno tutti i passaggi di responsabilità societarie”. In maniera altrettanto sibillina, il gruppo brindisino risponde in maniera piccata a questa proposta di cessione di quote, mettendo i puntini sulle i, riguardo le responsabilità dell’attuale situazione ed i modi di gestire la società a distanza e concludendo il comunicato con un “ci teniamo a precisare che nessuno dei soci attuali e non, ha pagato le quote e nessuno ha pagato notaio. Pertanto precisiamo che la storia è scritta e nessuno la può cancellare”, che, sinceramente, per noi comuni mortali il senso non è chiaro ma, probabilmente, fa ancora parte di quella guerra di posizione fra le due fazioni contrapposte di cui il calcio brindisino e la passione dei suoi supporter sono rimasti ostaggio.
Cercando di tornare, almeno per un attimo, a disquisire di calcio giocato, la formazione allenata da mister Totò Ciullo dovrà recarsi, domenica prossima, a far visita alla capolista Bitonto allenata da Roberto Taurino ex difensore e capitano fra i più amati dai brindisini.
Sarà una gran brutta gatta da pelare anche perché la formazione barese dopo ben 19 risultati utili consecutivi ha avuto un momento di appannamento, mettendo in carniere un solo punto nelle ultime due giornate e non mettendo ma segno nemmeno una rete, pur essendo una formazione a cui non mancano certo le bocche di fuoco a partire dal capocannoniere del campionato Cosimo Patierno, già in gol per 19 volte dall’inizio della stagione. Anche l’attaccante argentino Anibal Daniel Montaldi, dopo aver rescisso il contratto che lo legava al Brindisi si è accasato a Bitonto.
C’è da giurare che mister Taurino non lascerà nulla di intentato per cercare di tornare alla vittoria, tenendo così a debita distanza il Foggia, e bissare il successo del Fanuzzi dello scorso 27 ottobre quando i biancazzurri caddero rovinosamente in casa perdendo per 3 reti a 0.
Mister Ciullo, dal canto suo, che per carattere non parte mai sconfitto, dovrà cercare di motivare al massimo la sua ciurma, far dimenticare loro lo stato di disagio sia psicologico che economico che stanno vivendo, per cercare di tornare a Brindisi, contro ogni pronostico, con un risultato positivo ed almeno un punticino in più in classifica.