Due ragazzi di 19 anni raccolgono i rifiuti in periferia e nelle campagne

Spinti dalla volontà di dare un piccolo contributo, i 19enni Sara Elia e Luca Campanelli, entrambi di San Michele e neo diplomati all’istituto Alberghiero “C. Agostinelli” di Ceglie Messapica, da alcuni giorni raccolgono rifiuti presenti sulle strade extraurbane e nei terreni, aggiungendo una semplice passeggiata quotidiana: “Quasi a voler emulare l’attività del plogging – spiegano – compiere questi piccoli gesti, anche in modo completamente autonomo, è abbastanza stimolante, in quanto ci sprona a fare sempre di più per l’ambiente che ci circonda, accrescendo l’interesse verso tematiche che al giorno d’oggi non vengono trattate con la giusta importanza.” Sono già tanti i sacchi di rifiuti raccolti e la loro attività continuerà, Covid e condizioni metereologiche permettendo.

Passeggiata tra le campagne di San Michele, anche, per Davide Caliandro e Luana Giacovelli c he, partendo da contrada San Michele (la strada che va dal retro della villa comunale a parco Augelluzzi) hanno deciso di raccogliere i rifiuti di coloro che hanno scambiato la zona per una “pattumiera personale”. “All’inizio – raccontano – abbiamo attribuito lo scempio a feste di ragazzini poco responsabili, ma continuando a ripulire e a ritrovare costantemente la spazzatura abbiamo deciso di aprirla per cercare qualche traccia identificativa dell’inquinatore. Abbiamo scoperto la presenza di alimenti sempre uguali, quasi ne fossero dipendenti come il thè alla pesca. Buste e buste di mancata differenziazione dei rifiuti lanciate, probabilmente, da un’automobile in corsa tra i bellissimi alberi della nostra città. Abbiamo ripulito ancora una volta e abbiamo deciso di puntare più occhi sulla nostra strada. Aspettiamo il “porcellone” al varco”.

Lodevole l’iniziativa per l’assessora all’ambiente, Tiziana Barletta, “è la dimostrazione che c’è sensibilità per il tema ambientale. E’ un bellissimo esempio di cittadinanza attiva. Ben venga la presenza di altri cittadini che portano avanti queste pratiche di attenzione, sensibilità e cura dell’ambiente nel quale vivono”.