“Solo grafomani e populisti: la deriva di Rossi & company”

“Avevamo ragione noi, era solo una strumentalizzazione politica. Il 28 novembre Rossi e Company fanno mancare il numero legale in consiglio comunale non permettendo così di discutere la loro delibera sugli LSU”: lo affermano i gruppi consiliari di Noi Centro e Brindisi Prima di tutto.
“Il 14 dicembre, Rossi e il resto dell’opposizione non votano la loro delibera sugli LSU.
“Infine per quanto concerne il DUP, Il DUP (Documento Unico di Programmazione) che rappresenta lo strumento che permette la guida strategica ed operativa dell’ente, il Gruppo Brindisi Bene Comune, pur di scrivere qualcosa sui Social Network, chiedeva l’inserimento nel documento della dicitura “di chiudere la stagione del carbone a Brindisi”.
“Sui social network, terreno prediletto da Rossi, il gruppo si prodigava a diffondere il messaggio che la maggioranza, non volendo inserire la dicitura di cui sopra, fosse indifferente ai problemi ambientali della città.
“Ricordiamo a noi stessi che il DUP, vista la natura del documento stesso , non potrebbe mai portare alcun beneficio diretto nel senso auspicato da Rossi.
“Questa amministrazione ha già dichiarato che non farà alcuno sconto alle aziende che operano sul territorio, e che la tutela dell’ambiente e dei cittadini resta una priorità ineludibile.
Pertanto l’inserimento della dicitura richiesta da Brindisi Bene Comune non avrebbe avuto alcun effetto se non quello di regalare qualche altra ora di notorietà al gruppo consiliare sui social, strumentalizzando ancora una volta tematiche di primaria importanza.
Peraltro che il gruppo consiliare di Rossi voglia fare solo becero populismo si era già capito ieri con la mancata votazione delle mozione da loro stessi presentata sugli LSU, caso mai avvenuto sino ad ora e che lascia perplessi su chi si vanta di voler il bene della città, e dall’assenza all’incontro con la Regione Puglia sul medesimo tema”, conclude la nota di Noi Centro-Brindisi Prima di tutto.