“Consales, faccia tosta: taglia nastri come un Peppone di periferia”

“Non c’è più limite alla faccia tosta di Consales che in ogni occasione ostenta risultati che dipendono dalle scelte di altri. Persino alla festa patronale, davanti a tanti fedeli, fa lo sproloquio su se stesso dimenticando di dire che in quasi tutto ció che ha elencato lui e la sua amministrazione non c’entrano niente”.

Interviene così Mauro D’Attis, capogruppo del PdL, commentando il discorso del sindaco in occasione della festa patronale.
“È pervaso dalla mania di comunicare, di apparire, di rispondere e ribbatere a tutti, pretendendo di dare lezioni a tutti. Anche lezioni di trasparenza e legalità, come per l’ennesima volta ha fatto in questa occasione. Continua a tagliare nastri senza aver mai dato una idea di città ben chiara se non quella copiata in forma sbiadita da quelli che lo hanno preceduto. Intanto consente ai rifiuti baresi di riempire la nostra discarica senza battere ciglio e trascurando l’interesse pubblico. Poi, sostiene la sua battaglia per il porto e si scopre che tutto è orientato a imporre la nomina di un segretario generale leccese e targato Partito Democratico. Facesse il Sindaco e non il ‘Peppone di periferia’. Nel frattempo visto che proprio gli piace, gli faremo dono di un rotolo di nastro da inaugurazione”.

Questi i passaggi principali del discorso di Mimmo Consales.
(…) Il primo ed inevitabile riferimento, mi sia consentito, va fatto a questo meraviglioso Lungomare che l’Amministrazione Comunale che ho l’onore di guidare ha voluto trasformare in una delle più belle isole pedonali del Mezzogiorno, affacciata sul suo mare e capace di accogliere decine di migliaia di persone, molte delle quali provenienti anche dalle province limitrofe. Abbiamo cancellato il transito delle autovetture, previsto nel progetto originario, per donare il water front ai nostri concittadini così desiderosi di riappropriarsi di queste banchine.
Lo scorso anno avevo garantito che per la processione a mare avremmo ultimato i lavori ed abbiamo mantenuto questo impegno, non senza sacrifici da parte di tutti e grazie ad uno scatto di orgoglio della complessa macchina amministrativa comunale.
(…) Oltre al palcoscenico offerto dal lungomare, quest’anno abbiamo voluto caratterizzare i festeggiamenti patronali anche con l’ospitalità offerta agli ambulanti italiani e stranieri. C’è più ordine, più sicurezza, meno inquinamento acustico ed atmosferico e, se mi è permesso, anche maggiore legalità. L’Amministrazione Comunale ha voluto farsi carico di tutta l’organizzazione della festa, sostenendo la comunità religiosa in ogni aspetto di carattere tecnico ed economico.
Il risultato penso si possa affermare che è sotto gli occhi di tutti ed oggi questi festeggiamenti non sono più una sagra della confusione ma una bella occasione di incontro per decine di migliaia di persone. Certo, i cambiamenti sono difficili da digerire, ma è questa la strada giusta per far crescere la nostra Brindisi.
E’ un segnale, anche questo, di una città che ha voltato pagina, che nel volgere di poco tempo è diventata la più verde della Puglia grazie ai suoi splendidi parchi ed alle aree recuperate dal degrado come quella di Sbitri.
E rispetto allo scorso anno possiamo salutare con soddisfazione la soluzione del problema del dormitorio di via Provinciale San Vito in cui vengono ospitati i nostri fratelli immigrati. Lo abbiamo fatto da soli, con le nostre risorse e consapevoli che una città europea non può ignorare le esigenze dei più deboli.
E non dimentichiamo certo la piaga della disoccupazione, che colpisce indistintamente tutte le nostre famiglie. Non abbiamo ricette miracolistiche, ma qualche piccolo importante segnale di ottimismo lo stiamo registrando visto che è ormai imminente il pieno coinvolgimento del governo nazionale – attraverso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – rispetto alle problematiche dell’area di Brindisi, a partire dalla questione delle bonifiche del sito industriale.
(…) Vanno aggiunti gli sforzi per implementare l’offerta universitaria, per candidare Brindisi insieme a Lecce a capitale europea della cultura, per programmare al meglio il 2014 quando Brindisi sarà città europea dello sport e per abbandonare tutti insieme il tunnel della crisi.

(la foto è tratta da brindisimagazine.it)