TORRE, IL SINDACO COSTANTINO GALASSO RASSEGNA LE DIMISSIONI

“Posso accettare di lottare contro i miei avversari politici, per quanto dura possa essere la lotta; ma non posso più accettare di essere costretto a lottare contro chi mi dovrebbe sostenere in questa lotta. Qualcuno cominci a vergognarsi!”. E’ lo sfogo affidato ieri sera dal sindaco di Torre Santa Susanna Costantino Galasso sulla sua pagina Facebook. Parole imbevute d’amarezza, che hanno funto da premessa alla clamorosa decisione ufficializzata questa mattina in Comune di rassegnare le dimissioni dalla carica di primo cittadino. Non è chiaro se Galasso, ieri sera, nel momento in cui picchiettava sulla tastiera del suo pc quel monito, fosse già risoluto a imboccare la via della resa, o se con quelle parole volesse solo lanciare un ultimatum ai suoi alleati. A far propendere per quest’ultima ricostruzione, c’è la scelta del sindaco di prendere congedo vergando le sue dimissioni a mano su un foglio bianco, impugnando probabilmente la prima penna e il primo pezzo di carta capitatigli a tiro dopo l’ennesima, inconcludente discussione.
La lettera, insomma, non era stata partorita prima di questa mattina. Indice del fatto che, probabilmente, uno spiraglio di luce, un margine di manovra entro il quale riassestare i traballanti equilibri in maggioranza, ancora c’era. Poi tutto è precipitato. Irrimediabilmente. O forse no. Perché il sindaco, come prassi impone, ha ancora 20 giorni a disposizione per tornare sui suoi passi. Ma perché ciò avvenga, par di capire, occorrerà sciogliere i nodi che rischiano di stringersi al collo della sua amministrazione: soffocandola.
Quali siano nel dettaglio le motivazioni che lo hanno spinto a una simile risoluzione, Galasso al momento non le ha rivelate. Ma non escluso che lo faccia in futuro. Soprattutto qualora le pietre d’inciampo al suo cammino dovessero rimanere lì al loro posto.

Emilio Mola