Attanasi: “Rione Musicisti e vincolo R4: priorità assoluta per la prossima amministrazione a Francavilla”

“Tra le questioni alle quali la prossima amministrazione comunale dovrà prestare massima e prioritaria attenzione vi è, senza ombra di dubbio, quella relativa al cosiddetto Quartiere Musicisti e del vincolo idrogeologico ivi apposto, classificato R4”. Lo dichiara in una nota Domenico Attanasi, candidato dell’area moderata di centrodestra, il quale prosegue: “sono noti a tutti i problemi di smaltimento delle acque meteoriche e dei relativi allagamenti che fin dalle sue origini interessano il c.d. Quartiere Paludi (ora più noto come Quartiere Musicisti). E’ noto anche che in data 30.11.2005 l’Autorità di Bacino della Regione Puglia, sulla scorta di talune indicazioni (molto probabilmente malintese) fornite dell’amministrazione comunale del tempo, attribuì alla zona adiacente via Licinio Refice il Rischio Idrogeologico R4. Tale classificazione di rischio riguarda i casi per i quali sono possibili “la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socioeconomiche” e comporta notevolissime limitazioni dell’attività edificatoria con conseguente crollo del valore degli immobili. Tale grado di rischio è da attribuire “ad aree ad alta probabilità di inondazione”, vale a dire con un cosiddetto “tempo di ritorno” di 20-50 anni. Si tratta di un rischio solitamente applicato nei casi di insediamenti posti a valle di montagne potenzialmente franose o in prossimità di fiumi, il che ovviamente non corrisponde alla situazione di fatto del Quartiere Musicisti che, per vero, non ha mai registrato eventi del tipo di quelli posti a base del vincolo R4”. “Sulla scorta di tali evidenze legate al monitoraggio storico e alla morfologia stessa del territorio” – continua Attanasi – “già numerosi amministratori e tecnici, sia comunali che esterni, hanno manifestato perplessità e dubbi in ordine a tale classificazione e manifestato l’auspicio di una ridefinizione del grado di pericolosità”. “Uno dei primissimi atti della prossima amministrazione” – conclude Attanasi – “consisterà dunque nell’avvio di tutte le procedure propedeutiche alla eliminazione del vincolo o alla modifica del grado di pericolosità”.