Ferrarese: “Tutti insieme per far nascere una forza moderata che governi la Puglia e l’Italia”

“L’Italia è storicamente un Paese di moderati: perché allora ostinarsi a non creare un partito unico che possa riunire popolari, liberali e riformisti, ossia tutti coloro che non si sentono rappresentati né dal Pd né dalla Destra, che oggi è diventata estrema con una Lega che ora guarda a Le Pen?”: lo strappo arriva da Massimo Ferrarese, coordinatore regionale dell’Ncd, pronto a guardare avanti nella consapevolezza che, a livello nazionale, Berlusconi sia ormai al tramonto e che un nuovo grande partito centrista, che sia in grado “di raccogliere i moderati scontenti dell’ultimo bipolarismo, ossia la maggioranza degli italiani”, avrebbe la possibilità di avere un ruolo determinante nella politica del Paese nei prossimi anni.
“Lo spazio c’è, le risorse umane anche, è solo necessario creare una casa comune e individuare un leader condiviso che sia nelle condizioni di ridare fiducia alle ambizioni dei moderati”, spiega Ferrarese.
Il quale alla domanda se Fitto potrebbe far parte del nuovo partito risponde: “Fitto è un moderato che ormai ha difficoltà a stare in Forza Italia, ma non spetta certo a me dirgli cosa fare. Io penso che il nuovo partito moderato, a maggior ragione, può coinvolgere chi si rende conto che la storia di Berlusconi volge al termine”.
Le parole di Ferrarese tracciano un solco, anche perché vengono dal leader regionale di un partito, l’Ncd (con cui è stato il più votato in Puglia alle recenti Europee doppiando Lorenzo Cesa e Massimo Cassano), che è al governo con Renzi  e che sembra destinato a restare nell’orbita del centrosinistra. “Non penso in questo momento ad alleanze con destra o sinistra. Penso che il primo obiettivo sia credere nella forza della nostra proposta politica ed essere presenti già alle prossime elezioni regionali, proprio in Puglia. E per le alleanze?. “Queste scelte arriveranno dopo e sono sicuro che peseranno sugli equilibri delle prossime competizioni elettorali. Non voglio peccare di presunzione ma quella dei moderati diventerà una forza determinante per la Puglia e per il governo del Paese”.