Marchionna saluta e se ne va. Lunedì toccherà a Sterpini e Ingrosso. Consales potrebbe mantenere la delega allo Sport

Pino Marchionna si è dimesso dalla carica di vicesindaco di Brindisi. Lo ha fatto questa mattina con una lettera consegnata al sindaco Mimmo Consales. I motivi sono legati alla necessità di dedicarsi alla sua attività professionale anche perché lo sforamento del patto di stabilità ha determinato una riduzione del 30% delle indennità percepire da sindaco, vice, presidente e consiglieri comunali. In realtà la lettera di Marchionna è abbastanza nello stile del personaggio, ossia articolata, lievemente fumosa e comunque cortese e determinata. Certo è che Consales aveva costruito la sua giunta puntando proprio sulle doti di Marchionna, sindaco di Brindisi all’inizio degli anni Novanta, e indubbiamente l’uomo di maggior competenza nella sua squadra.
Consales affronterà il problema lunedì mattina quando darà il via agli incontri con i partiti della coalizione agli incontri per il già previsto rimpasto della Giunta. La surroga di Marchionna (che aveva la delega alla Programmazione economica) si aggiunge a quella di Alfredo Sterpini, assessore ai Servizi sociali ed espressione di Impegno Sociale, ormai considerato all’opposizione, e di Antonio Ingrosso, assessore allo Sport il cui percorso è stato contorto.
Consales sostituirà certamente Sterpini e Marchionna ma potrebbe assumere ad interim la delega allo Sport, eliminando una casella nel numero degli assessori e risparmiando uno stipendio.
Per quanto riguarda la scelta del vicesindaco sarà operata tra quello che, tra gli assessori, fornisce maggiori garanzie di esperienza e rappresentabilità.

La lettera di Marchionna
Caro Mimmo, come ti ho già anticipato verbalmente qualche settimana fa, ti confermo la mia personale indisponibilità a continuare l’esperienza amministrativa al tio fianco con il ruolo di vicesindaco. Devo preliminarmente ringraziarti per la fiducia che hai riposto nella mia persona, per il semplice fatto che essa non era affatto scontata nonostante la nostra pur ultratrentennale amicizia.
In questi sedici mesi di collaborazione ho cercato di portare nell’attività amministrativa del Comune di Brindisi un pizzico di innovazione e qualche tentativo di razionalizzazione della macchina amministrativa.
Ammetto che i risultati non sono affatto eclatanti, anche se l’impegno che ho profuso è stato intenso e profondo. Probabilmente sono troppe le variabili che condizionano l’attività amministrativa per poter sperare di riuscire a concludere in tempi brevi quello che ognuno di noi si propone di realizzare.
Lascio perché – come ti ho detto – penso sia il tempo di dedicarmi alla mia attività professionale, che è l’isola felice nella quale mi rifugio quando mi rendo conto che diventa forte e immanente il pericolo che il potere cambi me prima che io riesca a cambiare le cose.
Restare a ricoprire il pur prestigioso incarico di vicesindaco, mentre sono sempre più consapevole dell’insufficienza della mia azione politica e – più in generale – dei conseguenti risultati amministrativi, equivarrebbe a “consegnarmi” a un malinteso senso del potere, quello fondato su un’occupazione degli spazi di governo fine a se stessa. E tu che mi conosci da decenni sai bene che questa fattispecie è agli antipodi della mia formazione umana e politica.
In verità sono mesi che sviluppo queste riflessioni, alternando momenti di moderata soddisfazione (l’avvio delle attività dell’Hub della Conoscenza) a momenti di profonda preoccupazione (lo sforamento del Patto di stabilità).
Alla fine ha vinto comunque l’homo politicus, quello che agisce per istinto animalesco. Non potevo fare questa scelta in piena campagna elettorale, senza portarmi appresso il senso di colpa di arrecare danno alla coalizione di centrosinistra.
Oggi che la campagna elettorale è finita, che il centrosinistra ha vinto e che la stessa coalizione che sostiene il Consiglio comunale è ragionevolmente rafforzata nelle motivazioni e nella sua coesione interna, posso finalmente fare questo passo in piena libertà e serenità.
Ti ringrazio ancora per la tua fiducia, augurandoti ogni successo e soddisfazione.

Il comunicato del Comune
Il Vice Sindaco Giuseppe Marchionna in data odierna ha rassegnato le dimissioni attraverso una lettera inviata al Sindaco Mimmo Consales nella quale conferma la sua gratitudine nei confronti del primo cittadino per la fiducia accordatagli a suo tempo. Marchionna ha annunciato di voler tornare a dedicarsi alla sua attività professionale “che è l’isola felice – ha affermato – nella quale mi rifugio quando mi rendo conto che diventa forte ed immanente il pericolo che il potere cambi me prima che io riesca a cambiare le cose”.
Marchionna ha affermato che era da tempo che meditava una scelta di questo tipo. “Oggi che la campagna elettorale è finita – ha concluso – che il centro sinistra ha vinto e che la stessa coalizione che ti sostiene in Consiglio Comunale è ragionevolmente rafforzata nelle motivazioni e nella sua coesione interna, posso finalmente fare questo passo in piena libertà e serenità”.
Il Sindaco lo ha ringraziato per il lavoro svolto ed ha ottenuto la garanzia da Marchionna di continuare a collaborare con l’Amministrazione Comunale per il conseguimento dei risultati nei settori in cui lo stesso ha operato con successo nei sedici mesi di impegno amministrativo.

Il commento dell’opposizione
“Le dimissioni di Marchionna da vicesindaco di Brindisi sono l’ennesimo segnale di isolamento politico di Consales e della sua amministrazione da parte di coloro che fino a ieri lo hanno sostenuto e con lui hanno determinato gravi conseguenze per la nostra città, a cominciare dalla violazione del patto di stabilità nel bilancio consuntivo 2014”.
Apre così il suo commento Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia, alla notizia odierna delle dimissioni del vicesindaco Marchionna.
“È evidente – conclude D’Attis – che inizia il fuggi-fuggi. Iniziano a scappare da Consales per non essere coinvolti nel fallimento politico che è evidente e concentrarsi già alle nuove elezioni comunali, ormai sempre più percepite come prossime. In sostanza, molti pensano già a rifarsi il look e dire ai brindisini che loro, con Consales e i suoi errori non c’entrano nulla. Ma i brindisini, questa volta, non ci cascheranno così facilmente”.