Il tuffo del granchio, quella del bacio, quello del pugile o il tuffo con dedica: il giovane brindisino Renato è stato per tutta l’estate l’attrazione-clou sul lungomare Regina Margherita. E’ lui che coraggiosamente, più volte al giorno, si tuffa nelle acque del porto di Brindisi. Ha iniziato un paio d’anni fa, timidamente, con un occhio sulla banchina nel timore che arrivasse un vigile urbano o qualcuno della Capitaneria. Le acque del porto infatti non sono balneabili, ancorché molto inquinate.
Poi ha cominciato a raccogliere fan e a dedicare loro un tuffo speciale esibendosi in piccoli spettacoli prima e dopo il tuffo. Ed è diventato famoso al punto che qualcuno ha aperto una pagina Facebook chiamata “Renato, il tuffatore olimpico” (clicca qui) che ha quasi seimila follower e nella quale sono inseriti solo una parte dei video che documentano le sue imprese.
Renato, che vive in una piccola casa nei pressi del porto e che si sposta su una bicicletta munita di bandiera italiana, a dispetto dell’alto tasso d’inquinamento delle acque del porto gode di ottima salute. E la sua gioia contagiosa è stata uno spot allegro e genuino per Brindisi verso il quale persino chi avrebbe dovuto vigilare ha preferito chiudere un occhio.
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