
Cinque dei 51 imputati nel procedimento penale per gli appalti truccati alla Asl di Brindisi che coinvolge anche due grosse società, la Manutencoop Facility Management e la Artsana, hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato nel corso dell’udienza preliminare che si è celebrata stamattina dinanzi al gup Stefania De Angelis.
Si tratta dell’ex direttore generale dell’Asl di Brindisi, Rodolfo Rollo, dell’ex direttore amministrativo Alfredo Rampino, del direttore dell’area gestione Patrimonio Andrea Chiari, di Mauro Albanese, dirigente del servizio farmaceutico e di Ignazio Buonsanto, tutti assistiti dall’avvocato Massimo Manfreda.
Per gli altri 46 il pm Giuseppe De Nozza ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio: il giudice si esprimerà il 17 settembre prossimo. Ammesse come parti civili la Asl di Brindisi e la Regione Puglia.
Tra gli imputati figura anche Claudio Levorato, amministratore della Manutencoop, insieme a dirigenti e manager della stessa. Nell’elenco anche ex vertici della Asl di Brindisi e il capogruppo del Pd al consiglio comunale, Salvatore Brigante accusato di peculato per essersi recato, con altre due persone, il 21 luglio del 2007 a un congresso dei Ds a Roma con l’auto della Asl di Brindisi.
Nell’ambito dell’operazione, denominata Virus – Mercadet, e condotta dai carabinieri del Nas di Taranto e della guardia di finanza di Brindisi, furono eseguiti 22 arresti il 12 novembre 2013. Ai responsabili Artsana viene invece contestata la frode in pubblica fornitura riguardo al servizio di consegna a domicilio di pannoloni per incontinenti. E’ risultato che dal 2004 al 2010 sarebbe stato assegnato agli aventi diritto un prodotto di qualità inferiore. I reati a vario titolo contestati sono associazione per delinquere (contestata fino alla data odierna), turbativa d’asta, utilizzazione di segreti d’ufficio, falso e peculato. Altre 13 persone, tra quelle che nel 2013 furono arrestate, sono già sottoposte a processo avviato con rito immediato custodiale.