Flavia Pennetta, dopo aver vinto il torneo di New York, ha aggiunto un altro prestigioso record alla sua carriera: quello di aver snobbato, forse prima nella storia, il salotto più famoso d’Italia, quello di Bruno Vespa. Ieri sera “Porta a Porta”, che pretendeva di raccontare l’impresa di Flushing Meadows con la stessa leggerezza con cui si era occupata dei Casamonica, ha dovuto accontentarsi di Roberta Vinci in collegamento da Palermo, e dei genitori delle due tenniste, riuniti in mezzo a un campo del Circolo tennis di Brindisi in posizione da volée.
Di Flavia, vera regina della serata, neanche l’ombra. Di sicuro ci ha provato Vespa, sperando magari di portarla negli studi di Rai International a New York, o almeno di registrare un’intervista tipo quella di Carlo Conti all’astronauta Samantha Cristoforetti. E invece nulla. Flavia non si è vista, non si è sentita, non ha mandato neanche un sms al povero Vespa.
Ha preferito godersi i postumi del successo a New York insieme a Fabio Fognini, prima di partire alla volta di Mosca dove il suo fidanzato difenderà i colori dell’Italia in Coppa Davis. Vespa, costretto a tamponare l’assenza con ospiti di fortuna, togliendo persino dal congelatore Novella Calligaris, campionessa di nuoto 40 anni addietro, se n’è fatta una ragione.
Flavia quando decide una cosa, quella è. “Capu sotta” brindisina, e non c’è Porta a Porta che tenga. Se non avesse altri progetti, ben più interessanti, sarebbe bello vedere una donna del genere a cercare di tirare su le sorti di questa città. Ma fai bene, Flavia. Goditi la vita.
Gianmarco Di Napoli