“Brindisi, area ad alto rischio”: dibattito con la fondazione “Tonino Di Giulio”

La Fondazione Tonino Di Giulio con il Patrocinio della Provincia di Brindisi, ha organizzato una Conferenza –Dibattito, Venerdi’ 30 Ottobre 2015, alle ore 18, presso il Salone della Provincia di Brindisi (Via De Leo, 3 ) sul tema “ Brindisi, area ad alto rischio: è tutto tranquillo per la salute e l’ambiente?”
Interverranno:
Prof.ssa Raffaella Argentieri Presidente Fondazione Di Giulio
Dott.ssa Concetta Chetrì Medico Ospedaliero Brindisi
Dott.ssa Cristina Mangia Ricercatrice CNR Lecce
Dott. Maurizio Portaluri Medico Ospedaliero Brindisi
Il dibattito verterà sugli effetti dell’inquinamento sul territorio di Brindisi. Mentre l’attenzione si sposta a Taranto sul processo ILVA appena iniziato, da seguire con molta attenzione, la Fondazione Di Giulio intende tenere desta l’attenzione su Brindisi e il suo territorio che risente degli effetti nefasti dell’inquinamento a livello ambientale e sanitario.

Carbone, polveri sottili, PM 10, benzene, e altre sostanze inquinanti provenienti dalle “sfiammate” , amianto, discariche, rifiuti costituiscono solo una parte delle sostanze e situazioni che allarmano Brindisi e provincia. La presunta ricchezza che gli insediamenti industriali hanno portato a Brindisi può bilanciare l’impegno economico gravoso cui le Istituzioni e i Cittadini devono far fronte per gli interventi riparatori in campo ambientale e sanitario ? E il valore delle vite umane è quantificabile? E’ possibile finalmente conciliare lavoro e salvaguardia della salute?
L’Art. 32 della Costituzione Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuuo e interesse della collettività.

La tutela ambientale, per i cittadini Europei, è un diritto cui aspirare che deriva direttamente dall’art.37 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Non è qualcosa da cui si possa prescindere: è un bisogno urgente e pressante.
Ancora l’Art. 191 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, stabilisce che l’Unione persegue una politica ambientale finalizzata ad assicurare un elevato livello di protezione della salute umana, un utilizzo accorto delle risorse, nonchè la salvaguardia dell’ambiente naturale. Si ispira ai principi fondamenatli di precauzione ,prevenzione e al principio “chi inquina paga”.

Brindisi deve invertire la rotta e valorizzare le sue vocazioni naturali : agricoltura, commercio, turismo, artigianato, attività portuale , CULTURA. Le norme esistono , bisogna solo rispettarle.
Questo, ovviamente non significa dismettere tutto l’esistente in un giorno e lasciare senza lavoro tanta gente. Abbiamo sempre sostenuto che le bonifiche,la tecnologia possono garantire il lavoro a chi è già in servizio e favorire nuove assunzioni.

Ma non possiamo proseguire nell’errore e permettere nuovi insediamenti invasivi o pericolosi.
I Cittadini del territorio di Brindisi, i Politici, le Istituzioni ,pensiamo in particolare a tutti i Sindaci( Comuni e Provincie limitrofe comprese), le Associazioni, i Medici, da sempre impegnati su questo fronte, devono consapevolmente decidere che il FUTURO di questo territorio va costruito insieme con un programma finalmente unitario e consapevole . Non ci sono più alibi, la salute , l’ambiente sono troppo importanti per essere trascurati.
Pertanto rivolgiamo a tutti un invito alla partecipazione, con le stesse parole che il Dott. Di Giulio utilizzò nel Dicembre del 1991, rivolgendosi a tutti i Brindisini impegnati nel bene della città: ”Parliamone…discutiamone…non scoraggiamoci…insistiamo: abbiamo discusso e sofferto per anni, ricominciamo appassionatamente ed impegniamoci fortemente per progetti e programmi veramente belli, produttivi, efficienti, fonte di lavoro, guadagno e soprattutto di buongusto”.