Super Michele pronto a salvare Brindisi: “Ghe pensi mi”

«Se non ci fosse stato il Pd diBrindisi, se non ci fosse stato il Pd della Puglia, probabilmente questa bella reazione che la città ha avuto anche nel fronteggiare una situazione difficile, non ci sarebbe stata. Quindi io mi sento di dire che quando un corpo sociale, un partito, è aperto, è pieno di persone libere è persino possibile respingere ‘opa ostili’, come è probabilmente accaduto in questo caso».
Lo ha detto il segretario uscente del Pd Puglia e presidente della Regione, Michele Emiliano, a Brindisi, a margine di un’assemblea regionale del Pd aperta alla cittadinanza convocata dopo l’arresto per corruzione – avvenuto sabato scorso – del sindaco, Mimmo Consales. Quest’ultimo, giornalista, è stato eletto nel maggio 2012 nelle file del Pd ed è al vertice di una coalizione di centrosinistra. Dal momento in cui è emersa l’esistenza di inchieste giudiziarie a suo carico, nel 2013, si è autosospeso dal partito e non vi è mai rientrato. «Qui – ha proseguito Emiliano – c’è stato un tesseramento – nel quale il popolo del centrosinistra, il popolo del Pd, anche quelli che erano un po’ arrabbiati, che borbottavano, a un certo punto di fronte all’appello mio, del commissario cittadino Sandra Antonica, del presidente della Provincia, sono usciti di casa e si sono andati a fare la tessera e hanno impedito ad alcuni altri che con la nostra tradizione politica non avevano niente a che fare».
«Il Pd oggi inizia non la campagna elettorale, anche se di fatto di questo si tratta, ma inizia assieme a tutta la comunitàbrindisina – ha concluso – una ennesima nuova storia, perché questa città per tante volte, anche io qualche volta, abbiamo dovuto cambiare pagina e ricominciare. La forza dei Brindisini da questo punto di vista è straordinaria”.
«Sono problemi risolti da me, da politico, ho ingaggiato con garbo e con educazione un conflitto politico con il sindaco Consales, per ragioni legate alle difficoltà amministrative nell’urbanistica e nella gestione dei rifiuti, sono intervenuto anche da presidente della Regione per evitare che le difficoltà nel ciclo dei rifiuti provocassero danno alla città. Abbiamo fatto tutto per bene e per tempo». Emiliano ne ha parlato rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se le problematiche del Pd fossero state risolte a Brindisi dalla magistratura. «Non immaginavo che ci fosse un approfondimento così importante delle indagini – ha aggiunto – Ho guardato i giornali, mi sono reso conto che è stato fatto un lavoro straordinario da parte della procura della Repubblica di Brindisi e dalla Digos». «Questa è una città ben presidiata dallo Stato, dalla procura, dalle forze dell’ordine. Questo lo so, mi è noto. E credo che – ha concluso – anche la comunità brindisina, abbia anche silenziosamente espresso il suo punto di vista con il calo di consenso all’amministrazione Consales.
«Ci siamo noi». Ha risposto così il presidente della Regione Puglia, ai giornalisti che gli hanno chiesto come si potesse ora risolvere l’emergenza rifiuti a Brindisi, dopo l’arresto del sindaco Mimmo Consales per una tangente che avrebbe intascato favorendo in cambio un imprenditore del settore, titolare di una ditta appaltatrice. «Stiamo lavorando – ha proseguito – assieme alla magistratura per accertare i fatti. Molti fatti che abbiamo accertato sono già stati trasmessi alla magistratura e credo saranno anche importanti ai fini del completamento dell’istruttoria. E soprattutto ci sono moltissime cose da fare». «Ci siamo accorti – ha detto ancora – che l’impianto di biostabilizzazione era finto. Non esisteva. E che questo aveva provocato l’inquinamento della discarica dove il materiale, senza essere biostabilizzato veniva versato».