La sinistra “ecologista” si sgancia dal Pd, i centristi mettono Marino fuori dalla porta: ora sì che inizia la campagna elettorale

di Gianmarco Di Napoli

La Sinistra “ambientalista” sceglie di percorrere una strada autonoma, tagliando i ponti con il Pd, e inventando un inedito triunvirato. I centristi mandano un messaggio chiaro a Emiliano: insieme sì, ma senza Marino. Spettatori interessati, Forza Italia e Fitto. Dopo le prime settimane di choc politico seguito all’inattesa fine della giunta Consales, si riannodano i fili di antiche alleanze e se ne cercano di nuove in vista della definizione delle candidature.
“Coalizione per la Rinascita di Brindisi” è la sigla che hanno scelto Riccardo Rossi, Michele Errico e Roberto Fusco, il “Gre-No-Li” del cattocomunismo ambientalista. I tre avevano in realtà tutti l’ambizione di candidarsi a sindaco, e la cosa in realtà non sarebbe stata una novità: Rossi e Fusco lo avevano già fatto nelle precedenti amministrative (il primo persino alle regionali, come aspirante governatore), Errico il sindaco lo ha già fatto, e anche il presidente della Provincia. Fra i tre, Fusco sembrava l’unico ad avere qualche chance di diventare il candidato del Pd. “Vogliamo costruire un’alternativa di governo – promettono – essere tra la gente, contro la cultura dell’asservimento che ponga al centro della politica la questione morale, per consentire alla città di tornare ad essere libera di autodeterminarsi”. La scelta del candidato sarà ufficializzata nei prossimi giorni. Appare improbabile che possa essere uno dei tre perché è verosimile che per siglare l’accordo abbiano deciso consensualmente di compiere tutti un passo indietro. E allora il candidato ideale potrebbe essere già stato individuato in Maurizio Portaluri, il medico brindisino protagonista delle principali battaglie ambientaliste e attivista di Medicina democratica. Ha diretto la Asl della Bat e poi l’Istituto tumori di Bari. Portaluri è in ottimi rapporti con i tre leader del nuovo movimento rispetto ai quali però può rappresentare l’elemento di novità.
Dal giorno dell’arresto di Mimmo Consales, l’imprenditore Fernando Marino, che è presidente di Legabasket e dell’Enel Brindisi, si è mosso con la stessa leggiadria di un elefante in una cristalleria, rivelando a chiunque incontrasse la sua intenzione di candidarsi a sindaco, ambizione che in realtà aveva coltivato già alle precedenti amministrative quando stava per dare la propria disponibilità a Forza Italia. Marino è partito dal centrodestra, sondando le intenzioni di Raffaele Fitto, quindi quelle di Forza Italia, e infine, ha varcato il Rubicone tentando di avvicinare Michele Emiliano, nella ricerca di qualcuno che legittimasse le sue ambizioni. Mentre si affrettava a negare più volte pubblicamente tutto (rispolverando poi il sibillino “mai dire mai” e altre celebri frasi pronunciate nel recente passato da Massimo Ferrarese), Marino ha incontrato segretamente gran parte dei centristi che contano con il dichiarato obiettivo di svuotare i partiti che fanno riferimento a Ferrarese e portare in dote a Emiliano almeno una parte di quel 20 per cento di voti assicurati dall’elettorato di Ncd/Ap all’ultima tornata elettorale.
Non solo ha trovato tutte le porte chiuse, ma questa mattina ha scoperto che l’intero gruppo dirigente dei centristi ha ribadito al segretario del partito la piena fiducia, non imponendo alcun vincolo ad evenuali alleanze, a patto che esse non prevedano di sostenere la candidatura di Marino a sindaco. A questo punto, a meno che Emiliano non scelga di rinunciare all’ormai consolidato alleato centrista (che porta circa diecimila voti), è probabile che Marino sarà costretto a ripercorrere la strada inversa, andando a bussare alla porta del centrodestra. Forse per questo a supportare il suo progetto politico ha chiamato Vincenzo Ecclesie, ex vicesindaco nella giunta Consales (eletto con Noi Centro) e poi emigrato in Forza Italia.
In questa sua foga Marino ha di fatto già pregiudicato le sue possibilità di essere rieletto al vertice di Legabasket dove, da quando le sue ambizioni amministrative sono state in qualche modo ufficializzate, è partita la campagna alla sua successione. Così, non avendo ancora trovato un’adeguata sponda politica, rischia di rimanere fuori da una parte e dall’altra. Gli resta, per buona pace dei tifosi, la “New Basket”. E non è poco.
La possibile conferma dell’alleanza tra Pd e centristi, con candidato sindaco ancora da definire, porterebbe a un’alleanza sull’altro fronte tra Forza Italia e i fittiani. Gino Vitali, coordinatore regionale degli Azzurri, ha posto il 10 marzo come data ultima per la scelta dell’uomo (o della donna) da sostenere nella corsa a Palazzo di città. Vitali ha già lasciato intendere che il candidato non sarà scelto all’interno del partito.
Per il momento le candidature ufficiali restano così due: quella di Simona Pino d’Astore, sostenuta da tre liste civiche, e quella di Antonio Montanile, medico che guida una lista di “Impegno sociale”, composta da quasi tutti suoi colleghi. Gli altri nomi, per ora, restano coperti.