Due anni di reclusione per Francesco Barretta, un anno e quattro mesi per il fratello Giuseppe e per il commercialista Giuseppe, per tutti pena sospesa e non menzione. Ma anche confisca di un milione 249mila euro. Questa la sentenza emessa dal giudice monocratico Barbara Nestore che ha riconosciuto gli imprenditori brindisini e il professionista responsabili di evasione fiscale. La difesa ha già annunciato appello.
L’indagine, condotta dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, aveva ipotizzato un’evasione fiscale milionaria utilizzando la società Barry Towage, con sede nel paradiso fiscale di Madeira, in Portogallo. Coinvolta anche una seconda società riconducibile ai fratelli Barretta, la Acamar. Secondo l’accusa entrambe, pur essendo di fatto italiane, avrebbero sfruttato la tassazione agevolata portoghese, evadendo il fisco.
La difesa ha sostenuto invece che non vi fosse alcun dubbio che la Barry Towage sia di fatto una società straniera. La vicenda non ha nulla a che vedere con gli affari della società “Fratelli Barretta” che opera nel porto di Brindisi e che non è coinvolta nella vicenda giudiziaria.