La Provincia ridotta ai minimi termini. Bruno scrive al Governo e alla Regione

La Provincia di Brindisi non è più nelle condizioni di garantire nemmeno i servizi minimi. Lo ha chiarito il presidente Maurizio Bruno con una lettera al governo e alle principali istituzioni regionali. In realtà la Provincia è ormai ridotta ai minimi termini, un ente di secondo grado che non riesce neanche ad assicurare la qualità delle strade che sono ormai pericolose e con l’asfalto usurato e pieno di buche. Bruno, ha inviato, al Presidente della Regione Puglia e Presidenza del Consiglio dei Ministri una lettera con la quale ha comunicato il sostanziale impedimento a garantire i servizi dichiarati non fondamentali.

“Entro il 31 ottobre 2015 le regioni avrebbero dovuto effettuare il riordino delle funzioni e definire, in sede di osservatori regionali, procedure di ricollocazione diretta dei dipendenti in soprannumero addetti alle funzioni non fondamentali. In attuazione delle disposizioni sono stati pubblicati i posti disponibili presso le amministrazioni pubbliche da destinare al personale degli enti di area vasta dichiarati in soprannumero mediante procedure di mobilità.

“Rispetto ai posti disponibili dichiarati dalle diverse amministrazioni, il personale della Provincia di Brindisi avente idonea qualifica e profilo professionale, ha manifestato immediatamente la volontà di voler partecipare alla procedura di mobilità per il collocamento presso altri Enti.

“I dipendenti interessati sono quelli inquadrati principalmente nei servizi che svolgono funzioni non fondamentali per l’ente di area vasta, ed in particolare, agricoltura, agriturismo, attività produttive, turismo e sport, caccia, approvvigionamento idrico, edilizia sismica, servizi sociali, cultura e protezione civile. La L.R. n. 31/2015 ha stabilito all’art. 2 che dette funzioni, assieme ad alcune altre, “sono trasferite alla Regione con i relativi beni, risorse umane e finanziarie ….e da essa attribuite in conformità ai principi di adeguatezza, differenziazione e sussidiarietà”, mentre al successivo art. 6 la norma transitoria stabilisce che “fino al completamento del processo di trasferimento, le funzioni di riordino continuano ad essere esercitate dagli enti titolari ….in conformità al principio di corrispondenza fra le funzioni attribuite e le risorse umane, strumentali e finanziarie a tal fine assegnate” .

“Fatte salve ed in disparte le azioni intraprese per il riconoscimento delle somme sostenute dalla Provincia di Brindisi per l’esercizio delle funzioni non fondamentali a partire da ottobre 2014, si ritiene opportuno ricordare che gli unici finanziamenti riconosciuti ad oggi sono quelli trasferiti per coprire i costi delle sei unità di personale assegnato dalla Regione per l’espletamento delle attività connesse con l’approvvigionamento idrico ed edilizia sismica.

“Riguardo a tali due specifiche funzioni, con più note indirizzate alla Regione nel primo semestre del 2015, tutte rimaste prive di riscontro, è stata rappresentata la sostanziale impossibilità a garantire la continuazione dei servizi atteso che delle sei unità trasferite, quattro sono state collocate in quiescenza dal 1° novembre dello stesso anno e un’altra unità seguirà entro la fine del corrente anno.

“Per quanto innanzi rappresentato, questo ente, non potendo più garantire la continuità amministrativa di dette funzioni, oggetto di riordino, appena il personale dichiarato in soprannumero e attualmente assegnato ai servizi richiamati sarà trasferito a breve presso altri enti, si rende necessario conoscere, con immediatezza, i responsabili degli Uffici Regionali con cui relazionarsi per organizzare il materiale trasferimento dei numerosi fascicoli onde evitare alcuna soluzione di continuità delle attività non più di competenza delle province, consentendo, fra l’altro, di fornire le dovute indicazioni all’utenza interessata”.