La Grande coalizione non vuole Giovanni Antonino e dunque vacilla l’alleanza con i Repubblicani che hanno candidato alle primarie Antonio D’Autilia. L’ex sindaco di Brindisi, più volte arrestato ma che ha ormai ha scontato il suo debito con la giustizia, è entrato in maniera rumorosa nella campagna elettorale, non solo schierandosi apertamente a sostegno di D’Autilia, ma dichiarando pubblicamente il suo ruolo di ispiratore della lista repubblicana che lo supporterà.
La presenza di Antonino, se c’era, non era stata ufficializzata al momento in cui i Repubblicani sono entrati nella Grande coalizione che vede insieme ex Pd, Noi Centro, Impegno sociale e Conservatori e Riformisti. Così la candidatura di D’Autilia alle primarie era stata accettata, vista l’esperienza politica e l’autorevolezza del medico brindisino.
Ma la deflagrante entrata in scena di Antonino ha cambiato le carte in tavola. La sua presenza nella coalizione non è gradita né a Massimo Ferrarese, cui fa riferimento Noi Centro, né a Raffaele Fitto, leader del Conservatori e Riformisti.
Si potrebbe dunque pensare a compiere addirittura un passo indietro rispetto alle primarie, anche con il rischio di perdere il contributo (importante dal punto di vista numerico) dei Repubblicani. Ferrarese e Fitto, insomma, sono disposti a rischiare piuttosto che a trovarsi Antonino nel loro progetto politico.