Carluccio: “Così dobbiamo creare il Polo Universitario Brindisino”

“Un campus che metta insieme i corsi di studi dell’Università di Lecce e di quella di Bari già esistenti e che rilanci la Cittadella della Ricerca”: Angela Carluccio, candidato sindaco della Grande coalizione di Centro, propone il suo progetto per un nuovo Polo Universitario Brindisino e per cancellare la precarietà con la quale, anno per anno, gli studenti devono confrontarsi. Sia per il rischio di interruzione dei corsi di studi, che per le condizioni delle strutture e la dispersione delle sedi.
“La Cittadella può diventare il Polo Universitario Brindisino, in grado di ospitare anche il corso di Economia dell’Università di Bari, attualmente collocato nelle vecchie strutture dell’ex ospedale Di Summa, e quello istituendo di Farmacia”, spiega Carluccio.
“Conosciamo tutti le condizioni economiche disastrose in cui versa la Provincia e che non le permettono più di mantenere l’Università. Per questo motivo, gli enti locali, alcuni mesi fa, hanno chiesto – con l’intento di vendere gli immobili –  l’intervento di Invimit  (la società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze) che ha subito dopo inviato i dirigenti a effettuare un sopralluogo presso la Cittadella. 
“Potremo dunque convincere Invimit della bontà dell’investimento – chiarisce Carluccio –  e portarla ad  acquisire e ristrutturare l’intera Cittadella grazie al proprio Fondo Università, come sta facendo in altre parti d’Italia. A quel punto per il canone d’affitto dovranno entrare in gioco Enel (che a Civitavecchia, città in cui si trova una centrale simile a quella di Brindisi, versa 500mila euro all’anno all’università), con il Comune e la Regione.
“La Cittadella diventerà così il Polo Universitario Brindisino”, continua Carluccio, “con la possibilità di offrire agli studenti il pieno utilizzo degli spazi comuni: mensa, sala congressi, dormitori.
“In questo modo – conclude il candidato sindaco – si assicurerà finalmente agli studenti che scelgono di frequentare l’università a Brindisi quella continuità e quella qualità che sono sempre mancate e garantiranno la permanenza nella nostra città di giovani menti e futuri professionisti”.