di Antonio Monetti*
Il candidato sindaco Fernando Marino dovrebbe sostituire il suo suggeritore. Ho letto la sua dichiarazione pubblica sul vostro sito on-line e rimango disturbato dal fatto che un aspirante sindaco non si informi prima di fare commenti allucinanti su problemi molti seri, quali quelli riguardanti le tasse che i cittadini (compreso il sottoscritto) devono pagare.
A Brindisi queste persone le chiamano “curciuli” cioè principianti in questo caso della vita amministrativa e politica che investe per legge il Comune di Brindisi.
Marino dichiara che l’Assessore all’Ambiente ha fatto diventare Brindisi la maglia nera in Italia con la tari più alta d’Italia…
Ma se solo avesse letto le carte o se comunque si fosse fatto aiutare dalla sua sostenitrice ex Assessore al Bilancio, l’Avvocato Carmela Lo Martire a comprenderle, avrebbe evitato di dire fesserie in piena campagna elettorale e questo non gli fa onore.
Deve sapere Marino che la tariffa tari è composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli investimenti per le opere e da una quota rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito ed all’entità degli oneri di gestione.
Naturalmente una quota fissa preponderante è il costo del personale che incide tra il 60% e il 65% e che non potrà mai cambiare qualsiasi azienda subentrasse all’attuale, la quota variabile sono gli oneri di smaltimento che incidono notevolmente sul costo complessivo e son dovuti ad una insufficiente raccolta differenziata che deve essere necessariamente potenziata mediante informazione capillare ai cittadini e ad una ormai ventennale mancanza di impianti di smaltimento vicini al territorio (ma qui le responsabilità non appartengono al Comune ma bensì ad una totale mancanza di programmazione a livello regionale).
Per ritornare alla tariffa, quindi, non è altro che l’approvazione di un piano finanziario redatto per legge dall’azienda che gestisce il servizio, che passa attraverso gli Uffici Finanziari del Comune, il cui referente politico è l’Assessore al Bilancio e che poi approda in Commissione Bilancio il cui referente politico e sempre lo stesso Assessore al Bilancio, per poi passare al vaglio del Consiglio Comunale dove alcuni consiglieri comunali, che si vantano di essersi astenuti, sono consapevoli che la loro astensione non è altro che una approvazione mascherata, chi ha gli attributi si dichiara con un sì oppure con un no.
Marino deve sapere che il piano finanziario precedente, redatto a quell’epoca dalla Monteco, era inferiore a quello attuale di 2.139.653,27 euro e cioè dagli attuali 18.607.126,79 ai precedenti 16.467.473,52 solo perché esso non menzionava alcuni servizi che invece andavano calcolati, così come evidenziato dai Revisori dei Conti, cioè il servizio mercati per 1.689.413 euro, la pulizia spiagge per 379.032 euro e 71.489 euro per il servizio di disinfestazione e disinfezione… si paradossalmente già nell’anno precedente la tariffa tari poteva lievitare.
Sono curioso di conoscere la soluzione che proporrà davanti al fatto che attualmente la spazzatura la stiamo conferendo a Poggiardo ed a Statte.
Quindi, caro aspirante sindaco, studi prima di avventurarsi in improvvide dichiarazioni, perché è indispensabile farlo specialmente quando lei farà il consigliere di opposizione.
*Ex assessore comunale all’Ambiente